I voli di Linate a Malpensa «non hanno peggiorato la qualità dell’aria in Ticino»

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MALPENSA – Non sono state quantificate incidenze negative riconducibili alla chiusura dell’aeroporto di Linate e al relativo spostamento di tutti i voli all’aeroporto di Malpensa (che si trova ad alcune decine di km dal confine) sulla qualità dell’aria in Ticino. Lo ha affermato negli scorsi giorni il Consiglio di Stato del Canton Ticino, rispondendo a un’interrogazione del 28 luglio scorso presentata dal deputato Matteo Quadranti (PLR).

L’inquinamento degli aerei

Rilevanti per la salute della popolazione sono unicamente le emissioni dei velivoli negli strati più bassi della troposfera, fino ad alcune centinaia di metri dal suolo, quindi quando questi si trovano sulla pista di rullaggio e durante le fasi di decollo e atterraggio. Sulla base dei monitoraggi effettuati sia a livello svizzero (Zurigo, Ginevra) che internazionale, un aeroporto rappresenta una fonte puntuale di ossidi di azoto, che rappresentano l’inquinante principale prodotto dal traffico aereo. Rilevanti per la salute della popolazione, va precisato, sono unicamente le emissioni dei velivoli negli strati più bassi della troposfera, fino ad alcune centinaia di metri dal suolo, quindi quando questi si trovano sulla pista di rullaggio e durante le fasi di decollo e atterraggio. Le sue concentrazioni diminuiscono molto rapidamente allontanandosi dal perimetro aeroportuale, con variazioni sensibili già a partire da alcune decine di metri di distanza. In questo senso il Governo ha spiegato che “con le dovute proporzioni”, la stazione di misura di Bioggio – situata a poche decine di metri dalla pista di Lugano Airport – mostra dei dati giornalieri e pluriennali perfettamente in linea – e in molti casi inferiori – a quelle di altri punti di misura, situati ad esempio a lato di strade molto trafficate del Luganese e del Mendrisiotto.

La qualità dell’aria in Ticino

La qualità dell’aria in Ticino è misurabile attraverso le concentrazioni del diossido di azoto (NO2), rilevate nelle diverse stazioni di misura e tramite campionatori passivi (solo medie mensili) in poco meno di 200 punti di misura. Le concentrazioni durante i mesi primaverili ed estivi sono molto più basse rispetto al periodo invernale, oltre che per l’assenza di fonti “invernali” quali gli impianti di riscaldamento anche in ragione di una migliore diluizione negli strati più bassi dell’atmosfera, e per questo motivo i valori giornalieri sono di regola ovunque inferiori al limite di legge stabilito dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico. “In questo senso si può quindi affermare che sia tendenzialmente favorevole per la qualità dell’aria il fatto che la chiusura dell’aeroporto di Linate avvenga nei mesi di agosto, settembre, e ottobre piuttosto che nei mesi invernali, quando la formazione di inversioni termiche provoca una stagnazione delle masse d’aria con conseguente accumulo di sostanze inquinanti”.
Pertanto, ha concluso il Governo in considerazione di quanto rilevato dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria attorno al aeroporto di Malpensa, “una variazione percettibile del carico inquinante per la popolazione è da ritenersi poco probabile”.
È stato confermato che la chiusura di Linate durerà 3 mesi, dal 27 luglio al 27 ottobre. lavori a Linate “procedono regolarmente e non si registrano ritardi rispetto a quanto programmato”.

Fonte: Ticinonews.ch

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