Centrodestra Castellanza: «Mill occasione unica, ma l’amministrazione è miope»

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CASTELLANZA – «Progetto MILL, una occasione unica per riqualificare una porzione rilevante del territorio comunale che sarebbe imperdonabile sprecare» secondo il Centrodestra Unito per Castellanza. «Ma occorre alzare lo sguardo prendendo in considerazione le aree limitrofe che necessitano di riqualificazione». Il gruppo guidato da Angelo Soragni accoglie con favore l’iniziativa di Confindustria Varese sull’area ex Inghirami ma boccia su tutta la linea l’atteggiamento dell’amministrazione Cerini. «Visione miope, approccio burocratico – l’accusa del Centrodestra Unito – Castellanza rischia di perdere un’occasione per la protervia dell’amministrazione. Che ha già bocciato in consiglio comunale la discussione sul tema».

L’intervento del Centrodestra

L’iniziativa che gli industriali stanno portando avanti a Castellanza, l’avvio del MILL, rappresenta una indubbia opportunità per la città. L’idea di creare un incubatore per lo sviluppo di idee e competenze è senza dubbio molto interessante, e può rappresentare una svolta per completare il passaggio di trasformazione del territorio comunale dalla storica vocazione produttiva ad una dedicata ai servizi ed allo sviluppo della conoscenza. Castellanza deve essere pronta ad accogliere questa iniziativa, perché è un appuntamento che non può mancare. Per prepararsi, sarebbe necessario che l’Amministrazione Comunale fosse in grado di svolgere il proprio ruolo, ponendosi come soggetto facilitatore dell’iniziativa avendo cura di cogliere l’occasione di inserire il MILL all’interno di un quadro di riassetto della città interessando le aree critiche per le quali una destinazione deve ancora essere trovata. Parliamo, ad esempio dell’area ex Enel ed ex Montedison. Ma ciò che abbiamo visto sino ad oggi non sembra andare in questa direzione. I cittadini castellanzesi hanno saputo di questa iniziativa direttamente dagli industriali, senza che dal Comune arrivasse alcuna comunicazione. Neppure i consiglieri comunali hanno saputo nulla sino alla comunicazione confindustriale, probabilmente neppure quelli della maggioranza. Questo non è accettabile. Nel progetto di massima presentato, si fa riferimento all’utilizzo anche di aree destinate a divenire di proprietà comunale: è una iniziativa del promotore, oppure il Comune ha già dato rassicurazioni in questa direzione? È difficile immaginare che gli industriali abbiano fatto proposte (e acquistato terreni da privati) “al buio”, senza che avessero avuto conforto e sostegno riguardo alla loro iniziativa. Ma se così fosse, perché dal Sindaco e dalla Giunta non è arrivata alcuna comunicazione e, ancora oggi, non vi siano, non solo informazioni, ma neppure una generica disponibilità a discutere apertamente le scelte che saranno adottate? Ci riferiamo alla recente bocciatura in consiglio comunale di un emendamento proposto dalla minoranza che chiedeva l’apertura di un confronto sul tema. La realizzazione del MILL, con le ricadute che genererà sul territorio, rappresenta, come abbiamo detto, una occasione unica per riqualificare una porzione rilevante del territorio comunale che sarebbe imperdonabile sprecare. Una visione miope, caratterizzata da un approccio burocratico, limitata cioè al perimetro di stretta competenza dell’iniziativa, che non fosse in grado di alzare lo sguardo prendendo in considerazione le aree limitrofe che necessitano di una riqualificazione urbanistica, costituirebbe un errore imperdonabile, che condizionerebbe il futuro di Castellanza per decenni. È evidente come, in quest’ottica, anche la scelta dello strumento urbanistico coerente sia di fondamentale importanza per garantire il migliore risultato possibile. Ma per raggiungere il migliore risultato possibile, sarebbe necessario avvalersi del contributo di tutti i portatori di interesse coinvolti, primi fra tutti i cittadini. Ma per andare in questa direzione virtuosa, occorrerebbe innanzitutto superare un grave limite che sino ad oggi ha caratterizzato la Giunta Cerini: la protervia.

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