Bottega solidale, a Besnate la spesa si paga con il proprio tempo

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BESNATE – Il principio è quello di un nuovo welfare generativo: non semplice assistenzialismo verso chi si trova in difficoltà, ma un sostegno che dia dignità alla persona. È la base del progetto della Bottega solidale inaugurata oggi 12 gennaio a Besnate: una sorta di piccolo supermercato in cui i prodotti non si pagano in denaro, ma con tempo, impegno, energia, passione.

bottega solidale besnateSostegno concreto

La sede della Bottega solidale si trova nell’ex centro prelievi a Besnate, in spazi concessi dal Comune per sostenere l’idea dell’associazione Piccolo Cenacolo di Maria, attiva da dieci anni con opere di volontariato sul territorio, ma che a un certo punto ha preso atto che «pregare semplicemente non basta. Per le famiglie che sono davvero in difficoltà, dovevamo fare qualcosa di concreto», spiega Marisa Brutto, presidente dell’associazione. Tra gli scaffali della bottega, (a disposizione di famiglie, coppie o persone sole, quindi capace di rispondere a esigenze diverse), ci sono vari generi alimentari, oltre che a prodotti per la pulizia e l’igiene personale e della casa. Il principio può ricordare quello dei classici pacchi alimentari che vengono donati a chi ne ha bisogno, ma qui la scelta è libera e soprattutto non si tratta di puro assistenzialismo: «Diamo alle persone la possibilità di ripagare, non in denaro ma con il loro tempo». L’equivalente della “spesa” nella Bottega viene infatti tradotto in un numero di ore (un’ora vale dieci euro) che si spenderanno poi occupandosi dello stesso market oppure supportando altre associazioni territoriali: un modo «per mantenere intatta la dignità delle persone».

Rete della comunità

Un modo di fare volontariato «che è nuovo e soprattutto generativo, perché porta a ricevere e a dare qualcosa alla comunità in uno scambio continuo – ha commentato il sindaco Giovanni Corbo al taglio del nastro – e in un periodo in cui si fa fatica a trasmettere valori come la solidarietà, un risultato del genere, pur raggiunto a fatica, è motivo di orgoglio per l’amministrazione». Che appunto ha donato gli spazi e che, con il lavoro dell’assessore ai Servizi Sociali Rosalba Folino ha individuato i primi beneficiari, tutti residenti a Besnate. Il progetto ora è sostenuto dalla rete di volontari dell’associazione Cenacolo di Maria, e la Bottega si sostiene grazie ai donatori: l’auspicio è che possa crescere forte con la rete di una comunità «che sappia intercettare bisogni e trovare risposte».

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