Busto al Centro: «Il dibattito in Consiglio sull’Ucraina sgangherato e indecoroso»

Da sinistra, Gianluca Castiglioni, Gianfranco Bottini e Laura Alba

BUSTO ARSIZIO – «Spiacevole spettacolo» in consiglio comunale sull’Ucraina: lo denuncia il gruppo di Busto al Centro, rivendicando la posizione tenuta dal proprio consigliere Gianluca Castiglioni, lontana da un «dibattito avviato su un terreno estraneo alle prerogative» dell’assemblea, ma anche il fatto di aver «attivato una propria rete di raccolta sulla base delle esigenze segnalate da chi sta operando sul campo».

Il dibattito “inquinato”

«Ritenevamo che, restando sul territorio delle proprie competenze, il consiglio potesse unanimemente esprimersi senza mettere in campo, di fronte ad un così drammatico avvenimento, scontri ideologici frutto di opinioni personali o di desideri di visibilità – la presa di posizione di Busto al Centro sullo scontro in sala esagonale – è stato fornito, oltretutto, lo spiacevole spettacolo di essere più preoccupati di non concedere agli avversari barlumi di primogeniture più che il sostegno della città intera su quanto di positivo l’amministrazione sta facendo e intende fare. In parole povere: più attenti alle “premesse” che non al “deliberato”».

Interventi sopra le righe

Nel mirino anche certi interventi sopra le righe, come quello di Max Rogora: «Lo spettacolo fornito da alcuni componenti della maggioranza con sgangherati istrionismi e evidenti protagonismi, su una complessa materia sulla quale non ci si può permettere improvvisazioni dilettantesche – si legge nella nota del movimento fondato da Gianfranco Bottini – non è stato né particolarmente decoroso né rispettoso, perfino nei confronti della propria giunta, lodevolmente impegnata sul piano pratico».

La posizione di BaC

Per Busto al Centro occorreva affermare, da un lato, «il rifiuto incondizionato alle guerre di aggressione da qualunque parte promosse, nello specifico condannando quella che che è una evidente aggressione perpetrata dalla Russia nei confronti della nazione ucraina», e dall’altro che «la città, nel rispetto della propria storia e del proprio passato, «dovesse metter in campo tutte le risorse disponibili per alleviare il dramma del popolo ucraino, vera vittima».

La rete di raccolta di aiuti

Alla fine «fortunatamente, con un grande sforzo nell’ambito della maggioranza, il Consiglio Comunale ha trovato una unanime convergenza su questo percorso, testimoniando quella che è l’immagine della nostra città che ha sempre dimostrato». Tutto è bene quel che finisce bene? Sì, ma non basta. Busto al Centro non si tira indietro nel fare del bene, e annuncia «in concreta realizzazione di quanto detto», di aver «attivato una propria rete di raccolta sulla base delle esigenze segnalate da chi sta operando sul campo».

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