Busto, alla Strumentale tris di affidamenti (c’è il forno crematorio) e slitta il riassetto

BUSTO ARSIZIO – Agesp Attività Strumentali, via libera in giunta al restyling dei contratti di servizio. Un passaggio molto tecnico, che però servirà a migliorare i rapporti tra il Comune e la società rivela il sindaco Emanuele Antonelli. Slitta invece per ora, a data da destinarsi, la questione del ventilato riassetto societario di Agesp Attività Strumentali: il Comune confida di rimettere in sesto i conti del suo “braccio operativo” con l’affidamento della (potenzialmente redditizia) gestione del forno crematorio del cimitero principale.

Il “tris” di affidamenti

Seduta straordinaria della giunta comunale stamattina, 18 marzo, a Busto Arsizio, per l’approvazione di un pacchetto di delibere relative ai contratti di servizio di Agesp Attività Strumentali, il “braccio operativo” in house dell’amministrazione comunale. Per cinque anni, a partire dal primo luglio 2024, la “Strumentale” continuerà ad occuparsi dei servizi di gestione amministrativa e tecnica di infrastrutture stradali, immobili comunali, verde pubblico e arredo urbano del Comune di Busto Arsizio per un corrispettivo di 3,8 milioni di euro complessivi, oltre al servizio di supporto tecnico-amministrativo per la programmazione, la progettazione e la realizzazione di lavori e l’acquisizione di beni e servizi da parte del Comune di Busto Arsizio. E infine, il terzo contratto, quello di affidamento dei servizi cimiteriali, che comprende anche la gestione del forno crematorio, per un canone annuo di 561mila euro (521mila dal secondo anno).

Nuovi paletti

Tutto basato sulla perizia di un advisor (Paragon) che ha certificato la congruità dell’affidamento dei servizi tramite la formula dell’in house providing piuttosto che sul mercato. «È un passaggio molto tecnico, necessario per legge dopo la riforma dell’in house – fa sapere il sindaco Emanuele Antonelli – nella sostanza rimangono in essere i canoni attuali, ma ci sono nuovi paletti. Agesp Attività Strumentali dovrà cercare di fare più attività con i soldi che le diamo, e noi come Comune dovremo essere bravi a controllare. E poi, quando la società avrà esaurito il budget a disposizione per le attività svolte e rendicontate, dovrà farci avere i preventivi e noi pagheremo le prestazioni in base ai parametri stabiliti. Sarà tutto più chiaro e regolamentato».

Il futuro della “Strumentale”

Insomma, nuovi contratti di servizio, ma per il momento niente scorporo né fusione. L’assetto delle partecipate «per ora non cambia», come sottolinea il sindaco Antonelli. E, a questo punto, non è detto che debba per forza cambiare, nonostante le premesse di questa fase di ricognizione fossero quelle di una rivisitazione della “Strumentale”, che dopo la botta del Covid che ha fatto traballare i bilanci non si è ancora del tutto ripresa. Ma con l’affidamento in house del forno crematorio l’obiettivo di palazzo Gilardoni è quello di rimettere benzina nel motore della società per farla ripartire.

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