Busto, Bottini risponde ad Antonelli: “Sindaco stai sereno e impara a sorridere”

busto bottini antonelli

BUSTO ARSIZIO – «Sindaco stai sereno. Né io né i miei amici abbiamo mai chiesto di entrare in maggioranza. E comunque continueremo a lavorare per il bene della città. Con il sorriso sulle labbra e con ironia. La stessa che ho utilizzato nello scrivere quella che tu hai definito una favola». Bottini risponde all’attacco di Antonelli, stempera la tensione e si dice «abbastanza stupito della reazione del sindaco. Tanto più che alcuni esponenti della maggioranza mi hanno chiamato per farci sopra una risata a quanto scritto».

Il dilemma del palaghiaccio

Alla dura reazione di Emanuele Antonelli, Bottini risponde abbassando i toni. Anche se ci tiene a precisare una serie di cose. A partire dai 30 anni vissuti sulla scena politica locale, «dei quali credo che il sindaco conosca solo una parte per questioni di età, ovvero il periodo in cui lui era coordinatore del Pdl cittadino e in quanto tale ha condiviso anche con me le scelte fatte su Busto». Pure quella sul Palaghiaccio.

«Voglio precisare per l’ennesima volta che fu un’idea del presidente della Provincia Marco Reguzzoni e dell’assessore provinciale Gigi Farioli. Intuizione che continuo ancor oggi a ritenere valida. Quella struttura avrebbe fatto di Busto la città più attrezzata di tutto il territorio sotto il profilo degli impianti sportivi. Le scelte però sono andate in tutt’altra direzione. Il sindaco lo sa bene poiché, come ho già detto, era responsabile politico del Pdl».

Sul palazzetto del ghiaccio poi Bottini aggiunge anche che «in prossimità dello smantellamento dell’ente Provincia, per non lasciare quell’opera incompiuta, avevo pensato di assegnare al Comune di Busto un semilavorato e 2 milioni e 500 mila euro per completare la struttura. Fondi che sono puntualmente finiti nel bilancio del Comune. Da quel momento in avanti la struttura e i soldi erano nelle mani dell’amministrazione, che però non sapeva cosa fare. Io ero assessore in Provincia e ho lavorato personalmente a quell’operazione. Non ero a Busto, a differenza di Antonelli che appunto guidava il Popolo delle Libertà».

Il principe, quello vero

Bottini si sofferma anche su uno dei temi “trattati” nel suo scritto pubblicato da Malpensa24: l’arrivo del principe Emanuele Filiberto all’inaugurazione della piazza di Busto: «Una persona simpatica. Però continuo a ritenere la sua presenza poco opportuna. Come ebbi già modo di dire, non è vero che l’arrivo di Emanuele Filiberto non ha riflessi di tipo politico. Proprio ieri, venerdì 17 agosto, ho letto di una sua intenzione a impegnarsi di nuovo in politica». A quanto pare come riportato da IlGiornale.it  sta pensando di fondare un partito di ispirazione monarchica.

Lieto fine?

«Vorrei quindi concludere dicendo che non penso di aver mancato di rispetto a qualcuno», chiude Bottini. Che poi aggiunge: «Anzi condivido e apprezzo la praticità di Antonelli nello svolgere il ruolo di primo cittadino. Purtroppo però il sindaco non riesce a sdrammatizzare e questo, in amicizia, mi piacerebbe insegnarglielo. A tal proposito lo invito a rileggere quanto ho scritto con maggior serenità e tenendo presente, come diceva Pulcinella, che ridendo e scherzando a volte si dice la verità».

busto bottini antonelli – MALPENSA24