Busto celebra a porte chiuse il Giorno del Ricordo. Davanti alla statua di San Biagio

Una immagine della celebrazione del Giorno del Ricordo del 2020 a Borsano

BUSTO ARSIZIO – La città non dimentica le vittime delle foibe e la tragedia dell’esodo di oltre 250mila italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Mercoledì 10 febbraio, Giorno del Ricordo, alle ore 10.30 si terrà una breve commemorazione a Borsano, quartiere che accolse gli esuli, davanti alla statua di san Biagio che si trova nella piazzetta intitolata a don Emerico Ceci, sacerdote, educatore, storico di origini istriane che si prodigò per gli sfollati. Vista la situazione sanitaria, saranno presenti soltanto il sindaco Emanuele Antonelli e i rappresentanti delle associazioni che si occupano della valorizzazione della memoria.

In campo i ragazzi delle scuole

Non mancherà un gruppetto di studenti dell’istituto Pietro Verri, del liceo scientifico Arturo Tosi e del liceo artistico coreutico musicale Candiani Bausch, che, nonostante il momento difficile, hanno approfondito con i loro insegnanti questa terribile pagina di storia ancora poco conosciuta. I ragazzi leggeranno alcuni brani e poesie: tra questi la testimonianza di Bruna Paoli, il cui padre Giuseppe venne gettato in una foiba. Residente dal 1967 nel villaggio Giuliani Dalmati a Borsano, in una recente intervista ha dichiarato: «La guerra e l’odio razziale mi hanno derubato di mio padre e dell’infanzia, è stata una tragedia dalla quale ho imparato a guardare l’altro come un prossimo che dobbiamo aiutare».

Vittime delle Foibe: «Busto non dimentica». Incontro con i testimoni

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