Busto, Fratelli d’Italia: «Noi i mediani del centrodestra. E ora la scalata di Antonelli»

BUSTO ARSIZIO – «Noi i mediani della coalizione. Abbiamo rinunciato ad un ruolo da protagonisti, per vincere la partita piuttosto che fare il gol della bandiera. Così abbiamo portato la destra a livelli mai toccati a Busto». Massimiliano Nardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, commenta la vittoria al primo turno di Emanuele Antonelli e non chiude all’ipotesi di un sindaco proiettato verso ruoli superiori, già lanciata dal coordinatore di collegio del partito di Giorgia Meloni a caldo nel corso della “nottata” elettorale. «Perché no? – gli dà manforte Nardi – Emanuele ha tutte le carte in regola. Vedremo termini e modi, ma se c’è l’opportunità, il famoso “pertugio”, per noi sarebbe un percorso da intraprendere».

Nardi, dica la verità: vi aspettavate di più per la lista di FdI?
In realtà Fratelli d’Italia è l’unico partito che ha guadagnato. Tutti gli altri, sia nel centrosinistra sia nel centrodestra, hanno perso consensi, perciò non possiamo che essere soddisfatti di un risultato, l’11%, che è storico. È la prima volta che la destra a Busto tocca questa cifra. Non dimentichiamoci che Emanuele Antonelli è un sindaco della coalizione ma iscritto a Fratelli d’Italia. Lo abbiamo portato al secondo mandato. Non è poco.

La lista del sindaco però vi ha “rubato” voti…
Le civiche pesano, ma noi siamo stati gli unici che abbiamo sempre appoggiato la loro presenza: a Busto il risultato della lista Antonelli è sorprendente, ma è anche vero che in un ambito amministrativo i partiti tradizionali hanno sempre perso qualcosa. Sicuramente abbiamo pagato in termini di consensi. Già esprimere un sindaco in parte vincola un partito, ma lo sapevamo e siamo andati avanti convinti. Come sapevamo che la lista civica avrebbe drenato voti, ma abbiamo scelto di fare un passo di lato per vincere la partita piuttosto che fare il gol della bandiera.

Intende dire che avete fatto da collante del centrodestra?
Abbiamo fatto un po’ i mediani, se vogliamo, un po’ meno protagonisti, perché era fondamentale trovare il gioco di squadra per portare le quattro forze a sostenere Emanuele Antonelli, senza defezioni. E ci tengo a ringraziare gli altri partiti e la lista civica per la quadratura che abbiamo trovato. Noi ci abbiamo creduto da subito e abbiamo agevolato questo percorso, ma loro lo hanno accettato. Un lavoro che ci porterà in consiglio e in giunta.

Per Fratelli d’Italia è un debutto? Prima avevate solo un consigliere iscritto nel gruppo misto…
Di fatto siamo nuovi. Entreremo in consiglio con tre consiglieri, ed entreremo in giunta. Per noi è la prima partita, ma adesso c’è tutto il campionato da giocare. Siamo partiti da lontano, siamo riusciti a ricandidare Emanuele dopo tante discussioni, siamo riusciti a portarlo alla vittoria con tutto il centrodestra, Lega e Forza Italia. E sono contentissimo che Forza Italia abbia tenuto, nonostante il “salto” di Farioli. Lavoreremo insieme per gestire questo 55% e fare cinque anni in maniera organizzata, spedita e produttiva.

Cosa si aspetta dalle trattative per la giunta? Sarà complicato trovare la quadra?
Giusto che ciascuno abbia quel che gli spetta. FdI ha diritto ad avere determinate situazioni per le quote raggiunte, dobbiamo trovare la quadra sulle persone e sulle competenze, non tanto sui numeri in sé. Ovviamente noi un posto in giunta ce lo prenderemo, bisognerà decidere con gli alleati qual è la soluzione migliore.

La Lega ridimensionata vi favorisce?
In questa tornata perde un po’ la Lega e guadagna la lista civica. Ma non vedo il problema, è normale che sia così. Vediamo chi è al posto giusto. Per lavorare bene bisogna anche avere le persone giuste altrimenti diventa tutto più difficile. Comunque ne parleremo a breve.

Lei è d’accordo con Lattuada sul fatto che il sindaco Antonelli possa ambire a ruoli politici fuori da Busto?
Perché no? Sta facendo il secondo mandato, ha un’esperienza politica ancora più lunga, ha fatto il coordinatore del PdL, ha fatto benissimo in Provincia. Non vedo perché non possa pensare ad una cosa del genere, poi vedremo termini e modi, ma se c’è l’opportunità, il famoso pertugio, per noi va bene. Sarebbero sviluppi che possono farci pensare di allargare il lavoro fatto su Busto e in Provincia e a guardare oltre.

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