Detenuto dà fuoco alla sua cella: momenti di tensione in carcere a Busto Arsizio

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BUSTO ARSIZIO – Momenti di tensione questa mattina – giovedì 2 settembre – alla Casa Circondariale di Busto Arsizio. Un detenuto con problemi psichici ha dato fuoco alla propria cella. Le fiamme ed il fumo in poco tempo hanno saturato la camera detentiva e gli ambienti adiacenti.

La polizia penitenziaria ha evitato il peggio

L’agente di servizio nel reparto ha immediatamente messo in atto tutte le procedure per salvaguardare l’incolumità fisica di tutti i detenuti delle camere adiacenti. 

Due agenti intossicati

«Da tempo – commenta Claudio Montella, per la segreteria provinciale Uspp – il personale del Reparto di ubicazione del detenuto, prestano attenzione massimo alla sua gestione, proprio per le sue problematiche psichiatriche. Tuttavia resta impresa ardua gestire questa tipologia di ristretti in un istituto ordinario com’è la casa circondariale di Busto Arsizio. Non è ammissibile che si resti in attesa per mesi che presso le Rems, strutture create ad hoc per ristretti con problematiche psichiatriche, si liberi qualche posto. Nel frattempo, il personale di Polizia Penitenziaria continua inerme a subire la disorganizzazione dell’Amministrazione Penitenziaria, mettendo a rischio la propria incolumità fisica. Il report di questa mattina, conta due agenti intossicati che per salvaguardare “la vita del detenuto” hanno messo a discapito la propria. Per la cronaca i due agenti sono dovuti ricorrere alle cure presso l’ospedale di busto Arsizio e sono attualmente sotto osservazione clinica».

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