Busto, il dg Carraro: «Dai Cobas solo falsità. Agesp società virtuosa»

busto agesp direttore carraro

BUSTO ARSIZIO – Punto su punto. Il dg di Agesp Gianfranco Carraro respinge il pacchetto intero di accuse che i Cobas hanno rivolta alla società. «Siamo una realtà certificata, controllata e che, fatti alla mano, teniamo in maniera dettagliata alla sicurezza dei nostri dipendenti. L’attacco che ci è stato rivolto è, oltre che falso, ingeneroso».

Le certificazioni

In via preliminare va fatto presente che Agesp, proprio nell’intento di preservare la salute e l’incolumità dei propri lavoratori, da anni ha introdotto, volontariamente, in affiancamento alle tradizionali certificazioni di qualità ISO 9001:2015 e alla certificazione ambientale ISO 14001:2015, anche la certificazione in Sicurezza ISO 45001:2018.

Proprio quest’ultima certificazione ha lo scopo di assicurare che il modus operandi quotidiano dei lavoratori impegnati nei vari ambiti aziendali venga specificatamente processato e proceduralizzato al fine di riscontrare cogenti principi e norme tecniche in grado di proteggere i lavoratori da possibili pericoli, soprattutto con riferimento all’ambito della sicurezza.

Ogni anno la Società viene auditata dall’ente certificatore esterno e le risultanze sono sempre state quelle di valutare alcuni spunti di miglioramento non avendo riscontrato non conformità.

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La sicurezza prima di tutto

L’attenzione per la salute e la sicurezza che Agesp pone nei riguardi dei propri lavoratori a tutti i livelli è testimoniata e documentabile dalla miriade di Comunicazioni di servizio e di Ordini di servizio, che vengono diramati a tutti lavoratori e affissi in bacheca, soprattutto in questi ultimi mesi in cui, a causa della pandemia Covid-19, la stessa società è stata indotta ad assumere iniziative straordinarie e costose per il bene dei lavoratori.

Per inciso si segnala la recente iniziativa volta a far sì che qualsiasi luogo di lavoro in cui vengono svolte le attività delle società del gruppo siano presidiate da un defibrillatore con personale opportunamente formato per l’utilizzo della strumentazione stessa.

Ciò premesso occorre, poi, precisare che in Agesp oltre alla direzione generale, che peraltro nell’organizzazione ricopre anche il ruolo di datore di lavoro, sono presenti in seno all’organizzazione stessa due figure preposte al presidio degli aspetti della sicurezza: il Responsabile servizio protezione e prevenzione (RSPP) ed il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) che, proprio consultati in merito alle lagnanze dei rappresentanti sindacali Cobas, hanno riferito di non essere stati interpellati recentemente per aggiornamenti sulle questioni palesate.

L’uomo a terra

Nel merito e con specifico richiamo alla lamentela riguardante il sistema “uomo a terra” per la protezione dei lavoratori in solitaria, va precisato che lo stesso è uno strumento che è stato ben accolto dalla direzione generale, ma la cui dotazione ed installazione ha dovuto essere preventivamente testata e tarata, anche con grosse difficoltà tenuto conto del periodo di lockdown che certamente non ha favorito il percorso, e proprio nella giornata odierna è stato fissato l’incontro con il fornitore e le figure aziendali preposte (Responsabile di settore, RSPP ed RLS). Di tanto, peraltro risulta che la sigla sindacale in questione fosse al corrente in quanto è stato dato riscontro, con nota Pec, della tenuta dell’odierno incontro.

Parimenti le funzioni aziendali preposte si sono attivate per riscontrare le richieste relative alla sistemazione del tetto del capannone e finalizzate ad agevolare l’entrata dei mezzi cointeressando anche gli organi preposti che devono rilasciare le debite autorizzazioni. Anche in questo caso la predetta sigla sindacale era al corrente dello stato di fatto a seguito dei riscontri, sempre tramite note Pec, inviate dalle rispettive funzioni aziendali.

Il materiale anti Covid

Curioso, poi, appare il richiamo ad una paventata carenza di materiale “anticovid” e di protezione aziendale posto che, come riscontrabile da specifici Ordini di servizio, non solo sono disponibili nelle giuste quantità (pur con la dovuta attenzione ad evitare sprechi di materiale), ma addirittura sono state intensificate le frequenze di sanificazione degli ambienti di lavoro e potenziate le pulizie sia dei luoghi di lavoro che degli automezzi in dotazione al personale.

E ancora, si segnalano le ulteriori misure messe in campo sempre a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori riguardanti la sottoscrizione da parte delle società del Gruppo Agesp di apposita polizza assicurativa per assistenza ai dipendenti a copertura da conseguenze a seguito di eventuale contagio da Covid-19, oltre ad avere messo a disposizione dei dipendenti la possibilità di sottoporsi al test sierologico rapido (stick test) per la ricerca degli anticorpi SARS COV 2 (Covid-19) con costi a carico delle società, in modo da poter anche effettuare un puntuale monitoraggio dell’attuale situazione a beneficio di tutti i lavoratori.

Descrizione non veritiera

A confutare il corretto e puntuale operato della società – e anche qui sorprende che la sigla sindacale di cui si discute non ne sia al corrente, avendo diramato proprio nei giorni scorsi a tutti i lavoratori un’apposita Comunicazione di Servizio – si fa rilevare il positivo esito di uno specifico audit da parte di ICIM che ha attestato la piena rispondenza di tutte le prescrizioni, dichiarando che la società ha previsto e provveduto ad implementare azioni efficaci nel rispetto delle misure di sicurezza necessarie a tutelare la continuità delle attività economiche e allo stesso tempo la salute dei lavoratori e della comunità nel rispetto delle disposizioni e leggi vigenti.

E’ quindi con profondo rammarico che i vertici apicali della Società (Amministratore Unico e Direzione Generale) devono riscontrare il richiamo a situazioni non veritiere nel descrivere l’operato quotidiano quando enti terzi specializzati e deputati in maniera del tutto indipendente hanno, invece, non solo riscontrato la correttezza e bontà della gestione operativa ma addirittura hanno messo in evidenza la lungimiranza della società e le particolari attenzioni rivolte al personale. Ne sia riprova il fatto che la predetta certificazione è la prima rilasciata da ICIM sul territorio nazionale nel comparto delle public utilities.

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