Busto, Licini (Lega) si dimette. Rondina in consiglio con 39 preferenze

BUSTO ARSIZIO – Cambio della guardia nel gruppo della Lega in sala esagonale: si è dimesso il consigliere comunale Paolo Licini. Una decisione legata all’assunzione di un nuovo incarico professionale come direttore sanitario della RSA di via Tasso, gestita in concessione dal gruppo Dolce. A prendere il suo posto tra i banchi del gruppo del Carroccio sarà la prima dei non eletti nella lista delle amministrative, Laura Rondina: alla prima seduta utile del consiglio farà il suo ingresso ufficiale nell’assemblea civica. Curiosità: verrà eletta grazie alle 39 preferenze incassate alle comunali del 5 giugno 2016. Un ventisettesimo dei consensi personali del più votato, l’allora sindaco uscente Gigi Farioli.

Il passaggio del testimone

La scelta di Paolo Licini, che era entrato in consiglio comunale come subentrante in seguito alle dimissioni degli assessori nominati tra gli eletti della Lega subito dopo le elezioni, è legata alla sua recente nomina a direttore sanitario del Centro polifunzionale per la terza età di via Tasso, un nuovo incarico professionale in una struttura di proprietà comunale ma gestita in concessione da una società privata. «Non c’è incompatibilità formale, lo abbiamo verificato con il segretario generale del Comune – chiarisce il segretario cittadino del Carroccio Francesco Enrico Speroni – ma il dottor Licini, per spazzare il campo da ogni obiezione, ha preferito lasciare l’incarico di consigliere e rassegnare le dimissioni. Per ragioni di opportunità di fatto, visti gli impegni e visto che la struttura è a Busto». Una scelta concordata con lo stesso Speroni e comunicata in via ufficiale ieri, 23 gennaio. Le dimissioni dal consiglio sono immediatamente efficaci, ma per l’effettiva sostituzione, la cosiddetta “surroga”, bisognerà attendere la prima seduta utile dell’assemblea civica, che dovrebbe tenersi il prossimo 23 febbraio.

Un gruppo, un porto di mare

Farà così il suo ingresso nel gruppo della Lega la prima dei non eletti Laura Rondina, che era risultata dodicesima nella graduatoria delle preferenze alle elezioni. Volto nuovo per la politica cittadina, si era già “scaldata” poco più di un anno fa, quando Paola Reguzzoni aveva ventilato la sua volontà di dare le dimissioni dal consiglio comunale, intenzione poi rientrata. Nel gruppo della Lega a palazzo Gilardoni è il quinto avvicendamento dall’inizio della consigliatura, senza contare l’uscita e rientro di Livio Pinciroli, che è stato per un breve periodo nel gruppo di Forza Italia. I primi a lasciare lo scranno conquistato alle urne erano stati Massimo Rogora e Isabella Tovaglieri, nominati assessori al varo della giunta Antonelli: al loro posto si erano seduti sui banchi del consiglio Gianfranco Tosi e, appunto, Paolo Licini. Poi, dopo la prima burrascosa seduta consigliare con il pasticcio in maggioranza che portò all’elezione di Valerio Mariani alla presidenza del Consiglio, si fece da parte Giampiero Reguzzoni (allora consigliere regionale, e successivamente “ripescato” alla presidenza di Agesp Spa), lasciando il posto all’attuale capogruppo Ivo Azzimonti. A fine marzo 2018, lascia anche l’ex sindaco Gianfranco Tosi, che cede lo scranno al giovane Matteo Guarneri. Infine, ora tocca a Laura Rondina completare la squadra leghista fino a fine mandato. Su 24 candidati nella lista del 2016, sono in 13 in tutto ad avere trovato una collocazione, tra giunta, consiglio e società partecipate.

Speroni: «Anche Maroni vuole un sindaco Lega a Busto. Ora i vertici decidano»

busto arsizio lega licini rondina – MALPENSA24