Busto, Maggioni (PD) all’attacco: «Dal Comune sostegno inadeguato al Terzo Settore»

BUSTO ARSIZIO – È già in campo il candidato sindaco del PD Maurizio Maggioni. E tira subito le prime bordate nei confronti dell’amministrazione ma anche a supporto dell’uscita del capogruppo Dem Valentina Verga contro il Movimento Cinque Stelle. Questione di «metodo», afferma Maggioni, ricordando che «i programmi, i problemi reali della città e dei cittadini, le competenze più opportune ed idonee a realizzarli, sono ancora tutti da valutare», ma rappresentano una precondizione per ogni eventuale ipotesi di alleanza elettorale. Un messaggio nemmeno troppo velato alla coalizione che sostiene Amanda Ferrario: Per un «rinnovamento credibile» il confronto deve essere su temi concreti.

La prima bordata

La campagna elettorale è già iniziata, e il front runner del PD, fresco di designazione da parte del direttivo, non si tira indietro. Anzi. In occasione della giornata mondiale contro il cancro, Maggioni rinfaccia all’amministrazione attuale che è «insufficiente e non adeguato» il supporto alle realtà del terzo settore, e ricorda la necessità di «applicare le indicazioni del Codice del Terzo Settore» per quel che riguarda i rapporti con la pubblica amministrazione.

Il messaggio sul Terzo Settore

La presenza e l’opera delle Associazioni e del volontariato a Busto Arsizio costituisce un esempio positivo che fa onore alla città, mentre si registra un’evidente insufficienza delle politiche di prevenzione e di raccordo tra assistenza e cura che è a carico delle Istituzioni regionali e locali.

L’opera della L.I.L.T. in Busto Arsizio testimonia una presenza storica, insostituibile per competenza ed ampiezza di intervento. Accanto operano quotidianamente associazioni volontarie che aiutano i malati e le loro famiglie nell’accompagnamento famigliare e nella vicinanza: i Volontari del Sollievo, Auser ed Anteas lavorano grazie al contributo di persone disponibili, con il supporto dell’amministrazione comunale, essenziale ma insufficiente e per altri aspetti non adeguata.

Sul fronte istituzionale invece si assiste all’esito fallimentare della legge regionale 23 del 2015, al permanere del distacco tra le politiche di cura specialistica e l’assistenza lasciata solo alla buona volontà di singole associazioni ma indispensabile per superare difficoltà logistiche ed economiche a famiglie già gravate dalla sofferenza della malattia.

Il panorama desolante delle strutture sanitarie territoriali è desolante e manca una politica della prevenzione che dovrebbe essere estesa ed efficace a partire anche dalla promozione di diversi stili di vita.

Un passo avanti decisivo, anche su altri fronti, sarebbe costituito dall’applicazione da parte del Comune delle indicazioni dell’art. 55 del Codice del Terzo Settore, che dispongono nuove modalità di rapporto tra la Pubblica amministrazione e gli enti del Terzo Settore, facendolo soggiacere a precisi obbiettivi oggetto di co-programmazione e di co-progettazione.

Il sostegno alla capogruppo Verga

Il dibattito che la Stampa locale propone circa le Candidature presenti nell’ambito del Centrosinistra, le eventuali trattative o lo svolgimento delle primarie, dimostrano che i programmi, i problemi reali della città e dei cittadini, le competenze più opportune ed idonee a realizzarli, sono ancora tutti da valutare, pur essendo i primi a dovere essere considerati.

L’intervento di Valentina Verga è stato positivo ed opportuno perchè ha ricordato un lavoro concreto svolto dal gruppo PD in Consiglio Comunale (Farmacie – Agesp) e ha rivendicato la priorità che questo metodo deve avere nel confronto politico.

Garantire concretezza programmatica, realizzabilità delle indicazioni, adeguatezza delle risorse di gruppo e personali, deve essere criterio ed il metodo di confronto che qualificano l’alternativa e permettono un rinnovamento credibile.

Se si svolgesse attentamente questo lavoro sarebbero più chiare le condizioni e le prospettive in grado di indicare scelte politiche ed alleanze.

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