A Cardano sulla vicenda Accam affermazioni false da sindaco e giunta

sergio biganzoli progetto cardano

Leggo oggi quanto il Sindaco e qualche assessore affermano dando la responsabilità ai Consiglieri di minoranza, di non avere ottenuto dal Consiglio Comunale di Cardano la possibilità di prendere posizione sulla situazione Accam. Questa affermazione è completamente falsa, e per fortuna ci sarà il verbale della seduta del Consiglio che fa chiarezza.

Per i Consiglieri di Progetto Cardano voglio spiegare tutta la situazione andando per ordine:

partiamo dalla riunione dei Capigruppo convocata d’urgenza Mercoledì 17 ore 18,30, per discutere la preparazione del Consiglio sull’argomento Accam, presenti oltre ai capigruppo il Sindaco, Il presidente del Consiglio e l’assessore Tomasini.

Nella riunione ci viene detto a sorpresa che non era più necessario convocare il Consiglio sul punto  il Venerdì 19 in quanto c’era stata una riunione in Regione, convocata dall’assessore Cattaneo, a cui per Cardano aveva presenziato l’assessore Tomasini,  che aveva modificato la situazione. Comunque ci veniva sommariamente presentato lo stato dell’arte che in sostanza prevedevala costituzione di una joint venture che rilevava Accam, ma non erano chiare le condizioni e i valori in gioco, nemmeno da parte della giunta, o la chiusura di Accam cioè il fallimento,  citando cifre e possibili scenari societari non ancora chiari. Il sottoscritto ha fatto precise osservazioni e domande senza avere risposte perché nemmeno i presenti della Giunta avevano più informazioni, informazioni richieste al fine di permettere di valutare i valori in gioco dell’operazione le conseguenze per il nostro Comune. Allo stesso tempo il Sindaco mostrava un documento che però era riservato e che non poteva distribuire ricevuto dall’Accam.

Conclusione era che comunque essendoci più tempo veniva chiesto di poter ricevere le informazioni necessarie a valutare la scelta tra la continuità con una nuova join venture o il fallimento di Accam.

Il Giovedì mattina ricevo una telefonata dall’assessore Tomasini che mi comunica che è cambiato ancora il tutto e si deve fare il Consiglio Comunale che verrà convocato d’urgenza per il Venerdì alle 15,30, aggiungendo che hanno ricevuto ulteriori documenti sull’argomento, nel prendere atto lo ringrazio e gli confermo l’importanza di inviarci i documenti necessari al fine di consentire la piena valutazione dell’argomento, ricevendo come risposta che avrebbe immediatamente dato compito alla segreteria comunale di inserire i documenti nel solito sistema Cloud, alla telefonata era in ascolto anche la segretaria che può confermare quanto dico.

Nella cartella del Consiglio Comunale troviamo solo la delibera senza nessun documento aggiuntivo, e senza dettagli sui risvolti dell’operazione che si doveva votare,

Il Consiglio di Venerdì, intanto segnalo che mancano ben 4 Consiglieri della Maggioranza in un punto così importante, doveva essere per tutti così importante, anche altri consiglieri hanno dovuto modificare le loro agende per dare la massima disponibilità a partecipare anche richiedendo permessi ai loro datori di lavoro.

Dopo la presentazione dell’Assessore Tomasini che racconta la storia dell’Accam dalla sua nascita, giusto per tanti nuovi Consiglieri che non la conoscevano, legge la delibera e poi si passa a richiedere la votazione. Il sottoscritto ricorda quanto detto nella capigruppo e quanto chiesto nella telefonata con Tomasini e che tutto questo non era stato fatto, non si aveva nessuna informazione che permettesse di valutate l’operazione in se e le conseguenze in un caso o nell’altro della decisione sul nostro Comune, chiedevo inoltre se ancora se oltre al documento fatto vedere nella capigruppo anche quegli aggiuntivi ricevuti detti al telefono dall’assessore non poteva essere distribuiti. La risposta è stata che non avevano ricevuti documenti ufficiali e che si doveva decidere sulla base di quanto scritto in delibera. Dal consigliere Poliseno veniva poi ricordato che per termini di legge per Consiglieri non esisteva nessuna riservatezza sul materiale per questo caso o per altri che sarebbe servito per poter prendere responsabilmente una decisione, e si sarebbe potuto convocare un Consiglio a porte chiuse, no streaming.

Dopo una serie di altri interventi sempre in questa direzione di vari consiglieri, il sottoscritto precisava che ritenendo il ruolo di Consigliere un mandato personale, non essendo in grado di valutare l’operzione richiesta non avrebbe partecipato alla votazione, ma come scelta personale e non concordata a priori con il Gruppo Progetto Cardano, lasciando libertà ai due altri consiglieri la libertà di scelta senza problemi. Poi che anche loro abbaiano fatto la stessa scelta è stato per decisione puramente personale, ma proprio basata sul fatto che si era realmente impossibilitati a dare una valutazione sul cosa votare.

Anche il gruppo di Cardano è ha poi deciso di non partecipare. A questo punto è emerso il fatto della mancanza del numero legale e che il Consiglio sarebbe stato invalidato, ma non certo per responsabilità delle minoranza.

Allora ecco che il Sindaco propone di rinviare il Consiglio al giorno successivo Sabato 18 e ci avrebbe mandato tutta la documentazione. Il che voleva dire che era distribuibile, facendo così emergere il controsenso di quanto detto come risposta pochi istanti prima che addirittura non era mai stata ricevuta, ma perché non ci è stata data prima?.   

Tutto questo per chiarezza e ogni mia affermazione è riscontrabile dai verbali del Consiglio e se si vuole dalle registrazioni telefoniche.

Noi non abbiamo abbandonato il Consiglio, ma non avendo materiale per valutare come e cosa votare non abbiamo partecipato alla votazione, e se poi con questo veniva meno il numero legale è bene che si chiedano all’interno della maggioranza dove stavano i consiglieri mancati.

 

Sergio Biganzoli
(Progetto Cardano)

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