Caro-energia, per la Lega rischia di essere «la Lehman Brothers del manifatturiero»

MILANO – «I costi energetici rischiano di essere la Lehman Brothers del manifatturiero e questo non possiamo permettercelo, bisogna agire subito a livello europeo». È il grido d’allarme che l’assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia Guido Guidesi ha lanciato oggi, 27 dicembre, dalla Fonderia di Torbole, nel Bresciano, dove si è svolta la manifestazione della Lega per denunciare «il caro-energia non più sostenibile». All’incontro era presente anche il leader del Carroccio Matteo Salvini, che ha chiesto al governo di insediare un tavolo sull’energia con l’obiettivo di destinare maggiori risorse contro il caro-bollette che, come aggiunge l’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri, «rischia di mettere in ginocchio il sistema produttivo del Nord».

L’esplosione dei costi energetici

Alla manifestazione erano presenti molti rappresentanti di categoria dell’industria ma anche l’assessore all’economia dell’Emilia Romagna, per sottolineare lo spirito bipartisan dell’iniziativa. Dai lavori è emerso che il prezzo dell’energia elettrica continua a registrare valori record: nelle prime due settimane di dicembre ha raggiunto il picco storico di 374 euro per megawattora (+280% rispetto al valore di gennaio 2021; +650% rispetto a gennaio 2020). Anche le quotazioni del gas naturale stanno registrando degli andamenti di crescita esponenziale: il prezzo della commodity in Italia è cresciuto di oltre il 671% da novembre 2020 a novembre 2021, e le quotazioni al principale hub europeo hanno superato negli ultimi giorni i 180 euro per megawattora. Il che comporta per la manifattura italiana un drastico incremento dei costi per la fornitura di energia, che impatta principalmente sui settori ad alta intensità energetica: le industrie dell’acciaio, della carta, del cemento, della ceramica, della chimica, delle fonderie e del vetro e della calce sono nella concreta impossibilità di proseguire con le attività produttive.

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«Sostenere le imprese»

«Sono stato il primo, ormai tre mesi fa, a denunciare, come Regione Lombardia – le parole dell’assessore Guido Guidesi – il grave problema del rincaro energia, ma l’Europa ha deciso di non decidere e di rimandare il problema. Bastava parlare, come facciamo quotidianamente, con gli imprenditori per capire ciò che stava e sta accadendo. Ringrazio Matteo Salvini per l’impegno che ha assunto da subito per cercare di risolvere il problema, per aver chiesto al Governo l’insediamento di un tavolo sull’energia. Non c’è più tempo, bisogna agire subito, come Regione Lombardia noi ci siamo e saremo sempre al fianco delle imprese perché solo sostenendo le imprese sosteniamo i lavoratori».

Tovaglieri: «L’Europa non stia ferma»

Sul tema è sul pezzo anche l’europarlamentare bustocca della Lega Isabella Tovaglieri, autrice di un’interrogazione alla Commissione Europea sul caro-energia: «L’Europa, che sta puntando su una transizione green troppo rapida e insostenibile, ha delle gravi responsabilità e non può stare ferma di fronte a queste dinamiche di prezzo dell’energia ormai fuori controllo – commenta Tovaglieri – occorre un intervento deciso per raffreddare questa corsa agli aumenti prima che metta in ginocchio il nostro settore manifatturiero. La Lega continuerà a battersi ad ogni livello per mettere questo tema al centro dell’agenda politica e speriamo che anche le altre forze politiche abbiano la stessa sensibilità di ascoltare il grido di dolore delle nostre imprese».

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