Casorate invasa dagli aerei, Cassani: «Mi sto impegnando per risolvere i disagi»

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CASORATE SEMPIONE – Due giorni dall’inizio del Bridge, il trasferimento dei voli di Linate a Malpensa che soltanto nelle prime ore del 27 luglio ha portato 25o voli in brughiera (nella foto: Simone Previdi – MSG Malpensa Spotters Group), con un aumento del 45 per cento. Se l’aeroporto, nelle parole dell’ad di Sea Armando Brunini, ha retto bene, il territorio ha sperimentato da subito qualche disagio in più. E a sottolineare l’insostenibilità dell’aumentato traffico aereo, su tutti ci sono i cittadini di Casorate Sempione che, insieme ad Arsago Seprio e alcune zone di Somma Lombardo e Gallarate, stanno “subendo” lo scenario delle rotte stabilito da Enac per i primi dieci giorni. Tutti i decolli sulla pista 35R, e, di conseguenza, nessuna distribuzione del rumore. Immediato sui social è stato il riversarsi delle testimonianze di chi ha già raggiunto il limite «passa più di un aereo al minuto, è insopportabile», e chi si chiede perché non sono stati limitati i disagi per la popolazione. Dividendo, ad esempio, il traffico su altri aeroporti. A fare un riassunto di quanto sta succedendo, e di quello che i sindaci del territorio hanno fatto per contenere il disagio, è intervenuto con un lungo post su Facebook il sindaco di Casorate Dimitri Cassani, che riportiamo integralmente.

Facciamo un po’ di chiarezza!
Lo avevo promesso, perché, in seguito all’inizio del Bridge, ho letto tanti post e commenti che mi hanno fatto capire come, non sia ancora ben chiaro cosa sta succedendo e cosa succederà nei prossimi 3 mesi.
Incominciamo a distinguere le cose, il cosiddetto “Bridge” definisce un periodo di 3 mesi (dal 27 luglio al 27 ottobre) in cui, causa chiusura dell’aeroporto di Linate, la maggior parte dei voli sono stati trasferiti a Malpensa. Per questo periodo, è stato definito, approvato e autorizzato uno scenario che prevede l’utilizzo alternato delle 2 piste, uno scenario bloccato che stabilisce i decolli dalle 6 alle 15 sulla pista 35L (su Somma L.) e dalle 15 alle 24 sulla pista 35R (su Casorate). L’aumento del traffico sarà comunque percepibile (ca. 40% in più di movimenti) più o meno quello che si vede adesso, con la differenza che ci sarà una ampia fascia di silenzio.
Quello che invece sta accadendo da sabato, è dovuto ad un utilizzo unicamente della pista 35R per i decolli, questo in seguito ad una decisione monocratica della direzione generale di ENAC, decisione giustificata con motivi di sicurezza, ritenuta necessaria a “rodare” la macchina operativa, il tutto per un tempo massimo di 10 giorni, tempo che cercheranno di abbreviare quanto più possibile per poi passare allo scenario con le piste alternate.
E’ per contrastare questa situazione emergenziale che ho invitato a far sentire la propria voce, non per altro, il solo fatto di “cambiare le regole” in corsa, senza nemmeno consultarci e farlo a 2 giorni dall’avvio delle operazioni, non può essere accettato passivamente.
Per il Bridge invece, non si può fare niente, hanno ottenuto tutte le autorizzazioni degli enti preposti, inutile quindi scrivere a Presidenti di Regione, Ministri e altro, loro questo trasferimento lo hanno già autorizzato!
Perché non hanno trasferito una parte dei voli a Bergamo o Montichiari? A parte il fatto che, a quanto pare, sono le compagnie aeree a scegliere dove andare, rimane comunque da considerare che Orio al Serio è saturo, così come Torino e Genova, i principali aeroporti del Nord Italia, questo come da informativa data in prefettura dal direttore di ENAC , dott. Bitto. Per Montichiari poi, esiste un oggettivo limite di operatività dettato dalla lunghezza delle piste.
Il grosso problema del sorvolo del centro abitato di Casorate, è un’ulteriore problema che sto affrontando da settimane, questo è quello che causa il maggior disagio percepito e mi sto impegnando per risolverlo, adottando anche i necessari atti amministrativi per diffidare ENAV dall’assegnare questa radiale di uscita.
Mi dispiace se qualcuno ritiene che non si faccia abbastanza, invito però tutti a chiedersi: cosa stanno facendo gli altri, a parte lamentarsi?

 

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