Cassani-Poliseno, scontro social sulla barriera di Gallarate

Barriera gallarate autostrada

GALLARATE – Il sindaco di Cassano Nicola Poliseno (Forza Italia), rilanciando trent’anni dopo la storica manifestazione leghista la proposta dell’eliminazione della barriera autostradale di Gallarate, auspicava diventasse una battaglia del territorio, senza distinzioni di campanile e colore politico. Ma la prima reazione, quella del primo cittadino gallaratese Andrea Cassani (Lega), accende subito lo scontro, con un botta e risposta via social sull’asse Cassano-Gallarate.

Demagogia canaglia

Con l’hashtag #demagogiacanaglia, Cassani invita Poliseno a «non battere il ministro Toninelli sul suo terreno di gioco prediletto, ovvero la poca conoscenza». E spiega: «Il governo Prodi nel 2008 concesse per 30 anni ad Autostrade per l’Italia (Benetton) buona parte della rete autostradale e qualche mese fa la Commissione Europea, non certo governata da Lega o dal Movimento 5 Stelle, ha concesso la proroga fino al 2042. Non possiamo lamentarci con chi governa da 9 mesi, no? Magari possiamo lamentarci con chi governava nel 2008 in Italia o con chi governa in Europa attualmente». Rilanciando la palla oltre Cedrate, il sindaco di Gallarate stuzzica anche il consigliere regionale Angelo Palumbo (Forza Italia) su un altro salasso autostradale, non la barriera di Gallarate bensì i costi di Pedemontana che il forzista di Cassano aveva promesso di abbassare: «Qualcuno recentemente, durante la campagna elettorale delle regionali, ha promesso la gratuità della Pedemontana. Si lavori su quella magari».

Una risposta ai cittadini

Il post di Cassani è stato immediatamente commentato da Poliseno, dicendosi dispiaciuto di non essere riuscito a farsi capire. «Non si tratta di verdi, gialli, azzurri, rossi, si tratta di istituzioni. Mi piacerebbe giocarci insieme la partita sul piano istituzionale e non partitico. Per questo vorrei coinvolgere tutti gli amministratori locali e i nostri (inteso come del nostro territorio) più alti rappresentanti istituzionali senza guardare la bandierina di appartenenza. Anche perché sui temi sicurezza, traffico e inquinamento non dobbiamo dare risposte alle segreterie di partito, ma a tutti cittadini». Secondo Cassani «bastava fare un colpo di telefono prima», per provare a spiegargli meglio ciò che dal video diffuso dal collega cassanese appare evidente.

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