Sieco, «a Gazzada si paga 60 euro, a Cassano 100». La denuncia del Pd

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CASSANO MAGNAGO – «È singolare che i Comuni appena entrati in Sieco abbiano una tariffa di circa 60-75 euro ad abitante, mentre a Cassano Magnago è di oltre 100 euro. Siamo fortemente preoccupati per la situazione generale e per il servizio rivolto all’utenza». Il Partito Democratico torna a parlare della società che gestisce i rifiuti a Cassano Magnago, con una serie di «disservizi» che hanno riacceso la curiosità della coalizione di centrosinistra (supportata da Azione e dalla lista civica “Indipendenti”). Dallo spazzamento delle strade, alla verifica dei «reali costi» applicati ai cittadini. Fino a chiedere conto del sistema del bidoncino rosa per la raccolta differenziata.

Il servizio della spazzatrice

«In queste settimane abbiamo visto all’opera la spazzatrice per le strade di Cassano, evento che non si verificava da molto. Ci domandiamo cosa sia successo nei precedenti anni considerata la clamorosa assenza», si legge in una nota firmata dagli esponenti dem Tommaso Police e Gemma Tagliabue. Da qui, la richiesta di accesso agli atti a Sieco e all’amministrazione comunale. «Analizzando il Pef della società si evince che lo spazzamento delle strade ha un costo annuo di 270mila euro, a fronte di un servizio mai visto fino a poco tempo fa».

I costi

Così come è stata chiesta la «verifica dei reali costi applicati ai cittadini, che nonostante l’elevato livello di raccolta differenziata pagano mediamente oltre 100 euro abitante contro i 75 euro medi dei Comuni di recente entrati in Sieco». Per fare un esempio, il confronto con Gazzada Schianno («291mila euro per 4.851 abitanti, che corrisponde a 60 euro a cittadino») e con Carnago («498.807 euro per 6.636 abitanti, che equivale a 75,16 euro a cittadino»). Numeri che hanno portato a chiedere «copia delle delibere di approvazione dei Piani finanziari, la previsione per ciascun Comune e il Piano industriale». Senza dimenticare le «delucidazioni chieste in merito all’aumento del personale previso dall’amministratore unico Fabio Giordani: dal sito abbiamo rilevato 8 addetti contro i 15 annunciati».

Il bidoncino rosa e le bollette

Fino alla questione bidoncino rosa. «Ancora oggi i cittadini non conoscono quale sarà l’importo delle bollette che dovremo pagare. Il 2021 non è stato fatturato. Il 2022 andrà in fatturazione?». E tutte le altre domande: «Chi si occuperà della bollettazione, visto che non sarà più competenza di Cms? Se ne farà carico il Comune?». Insomma, molti quesiti che «ad oggi non trovano risposte: riteniamo che sia utile – non solo per i consiglieri comunali, ma per tutta Cassano – indire una Commissione speciale che si occupi esclusivamente del tema».

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