CASSANO MAGNAGO – «Lo stato dei tigli è discreto ma non eccezionale, alcuni non vivranno ancora tanto. Nessun rischio, però l’ideale sarebbe sostituirne un paio ogni anno in modo che la camminata sia sempre nuova e manutenuta». Questo lo stato attuale di viale Rimembranze, uno dei passaggi più suggestivi di Cassano Magnago che il prossimo novembre compirà un secolo di vita. Lo ha spiegato l’assessore Massimo Zaupa (Ambiente) in scia all’interrogazione presentata dal Partito Democratico all’ultimo consiglio comunale, per avere aggiornamenti sulle perizie e sul piano di manutenzione delle piante.
I tigli abbattuti e ripiantumati
Il viale è uno dei motivi d’orgoglio cassanese. E quest’anno ancora di più, visto che a novembre ci sarà il centenario dalla piantumazione dei tigli. Non tutti, chiaramente. Basta tornare a fine 2020: in inverno erano stati abbattuti sei alberi perché malati, come emerso dalla perizia effettuata a settembre dello stesso anno. «Ma ne sono stati piantumati altri 12», ha poi spiegato Zaupa. «Infatti in quell’occasione abbiamo coperto anche alcuni buchi fatti negli anni precedenti, visto che erano sono stati abbattuti degli alberi e non erano stati sostituiti». Ad eseguire gli interventi era stata «la cooperativa incaricata da Sieco che tutt’oggi gestisce la cura del verde, secondo le linee guida stabilite nella relazione tecnica dell’agronomo».
Il piano di manutenzione
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di «avere un piano manutentivo del verde in tutta la città», prosegue l’assessore. «Lo dimostra il reintegro del servizio in capo all’ufficio tecnico, per avere un controllo più mirato della situazione». L’idea, inoltre, è di «avere una collaborazione con un agronomo che dia supporto e possa controllare al meglio i lavori da eseguire». Al momento sono già state effettuate varie perizie. E il risultato è che «la colpa risale a oltre 20 anni fa: furono eseguite potature nel modo sbagliato e oggi ne paghiamo le conseguenze». Come è successo per piazza 25 Aprile, dove di recente sono stati tagliati undici tigli. In ogni caso «faremo altri controlli prossimamente, per intervenire sulle piante con più problemi. Si tratta di un ciclo naturale».