Centri estivi, 82mila euro da spendere. Farioli: «Stavolta Busto eviti di restituirli»

BUSTO ARSIZIO – «Come verranno spesi i fondi del governo Draghi per i centri estivi?». A chiederlo, in un’interrogazione a prima firma Gigi Farioli, è il gruppo consiliare Popolo Riforme e Libertà, che si mobilita in anticipo per evitare il ripetersi della paradossale beffa del 2021, quando Palazzo Gilardoni fu costretta a restituire la bellezza di 157mila euro di fondi statali per via del numero esiguo di domande di rimborso pervenute dalle famiglie che avevano iscritto i loro figli ai centri estivi. Circostanza che aveva già “scaldato” una seduta consiliare.

Lo stanziamento 2022

Quest’anno ammontano «81mila e 974 euro» le risorse che il governo ha destinato al Comune di Busto Arsizio, in seguito al provvedimento decretato dall’allora ministro per la famiglia Elena Bonetti, nell’ambito del “fondo di dotazione destinato al finanziamento di iniziative dei comuni da attuare tra il giugno e il 31 dicembre 2022, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di promozione e di potenziamento di attività, incluse quelle rivolte a contrastare e favorire il recupero rispetto alle criticità emerse per l’impatto dello stress pandemico sul benessere psicofisico e sul percorso di crescita dei minori, nonché quelle finalizzate alla promozione, tra i bambini e le bambine dello studio delle materie STEM, da svolgere presso i centri estivi, i servizi socio-educativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori”.

Corsa contro il tempo?

Soldi che, fanno notare Farioli & C., vanno «impegnati entro il 31 dicembre 2022 e liquidati entro il 30 aprile 2023», secondo quanto previsto dal decreto. Perlomeno per sottrarsi al rischio che «i comuni beneficiari siano tenuti a restituire le somme ad essi attribuite». Come era già successo un anno fa. Ecco perché il gruppo PRL, nell’interrogazione, chiede di sapere «quali iniziative, impegni, azioni siano stati assunti o intendano assumere per consentire il più proficuo ed efficace utilizzo delle somme riservate al comune di Busto, alle sue famiglie e associazioni».

Il precedente “pericoloso”

Anche alla luce del «comunicato solo parziale utilizzo delle risorse impegnate in appositi capitoli del bilancio preventivo» – meno di 10mila euro distribuiti sui 20mila stanziati dal Comune per i ristori ai centri estivi – «che paiono però cozzare con la percezione di una ben più diffusa domanda e necessità delle famiglie, così come della diffusa sensazione di associazioni, sportive, culturali ed educative di essersi caricate di oneri per favorire il servizio di assistenza, accompagnamento, accoglienza e sostegno a soggetti fragili e necessitanti sussidio ed assistenza». Motivo per cui, per il futuro, l’invito di Farioli & C. è di «prevedere sin d’ora metodi, modalità e tavoli che massimizzino l’ottimizzazione delle politiche di sostegno e conciliazione con famiglie e massimo coinvolgimento di associazioni, società e oratori oltre che centri educativi e ricreativi per l’estate prossima».

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