Centro rinnovato e un ambizioso piano urbanistico: è la Legnano del dopo virus

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LEGNANO – Una basilica tirata a lucido, un’isola pedonale più grande e una nuova ciclabile davanti all’ex tribunale, con accessi rinnovati al parcheggio di via Gilardelli. È il centro cittadino che attende i legnanesi quando l’emergenza sanitaria sarà superata. Liberi di uscire di casa e passeggiare, gli abitanti della città del Guerriero potranno riscoprire il salotto urbano di piazza San Magno e dintorni, ma anche incuriosirsi per la turbina installata sull’Olona all’altezza di via Pontida. Tante novità urbanistiche cui si aggiungerà in futuro il nuovo volto dell’area Bernocchi, destinata ad allungare fino al confine con Castellanza la zona fruibile dai cittadini.

San Magno rimessa a nuovo e ZTL più ampia

legnano volto futuro centro emergenzaIl nuovo look di Legnano parte dall’antico, cioè da uno dei monumenti storici assurti a simbolo della città: la basilica di San Magno, oggetto dallo scorso mese di ottobre di un restauro delle superfici esterne e della copertura che doveva concludersi a luglio. Su questo, come sugli altri cantieri ancora da avviare, pesa l’incognita dei ritardi causati dall’epidemia. Grazie ai contributi dei cittadini e di un comitato che si è attivato per reperire i fondi necessari, pari a 500.000 euro, la chiesa si ripresenterà in perfetto stato, una volta “spacchettata” dalle impalcature che la rivestono. La ZTL che la comprende si allungherà su corso Magenta (nella foto sopra) da via XXV Aprile fino all’incrocio con le vie Ratti e Buozzi, dopo il via libera dalla Soprintendenza rilasciato in gennaio. Come richiesto dai commercianti della strada, il nuovo tratto riservato ai pedoni sarà ricoperto di porfido e arricchito con fioriere e panchine come quelle collocate all’altro capo della ZTL, in corso Garibaldi. I tempi di realizzazione sono certi (quattro mesi), le date molto meno dopo il rinvio dell’apertura del cantiere, inizialmente prevista per l’inizio di marzo.

Sui pedali in sicurezza dal centro fino al Castello

legnano volto futuro centro emergenzaQualche legnanese ha già potuto apprezzare le prime novità nella parallela via Gilardelli, dove l’accesso al parcheggio è stato rifatto (nella foto sopra, i lavori) in previsione della ciclabile che collegherà la velostazione dietro San Magno al tratto di pista che da piazza Carroccio arriva fino al Parco Castello. L’ultimo tratto di questo lungo percorso scorrerà davanti al monumento a Felice Musazzi e all’ex Tribunale, destinato ad accogliere gli uffici del Comune. Dall’altra parte del centro, in via Pontida, all’altezza del ponte sull’Olona girerà la turbina del mini impianto idroelettrico che sfrutterà il salto del fiume in quel tratto. L’impianto avrà anche fini didattici e un pannello informativo che comunicherà in tempo reale l’energia prodotta.

Là dove c’era la Bernocchi… un altro quartiere

Ci vorrà invece qualche anno prima di vedere il nuovo volto della città volgendo lo sguardo verso Nord proprio da via Pontida. Dopo il recupero urbanistico della vasta area Cantoni, Legnano si appresta a un’altra opera ambiziosa: il recupero delle aree lungo l’Olona dove in passato sorgevano la tessitura Bernocchi e la tintoria Mottana. Il programma è stato approvato lo scorso gennaio dalla Conferenza di servizi e si articola su un progetto volto a cancellare la canalizzazione dell’Olona per ridisegnarne gli argini e metterli in sicurezza, con un’ampia fascia di rispetto su entrambe le sponde larga 25 metri fino all’altezza di via Gabinella. Su metà dell’area, estesa su 80.000 mq, sorgeranno edifici residenziali e commerciali per una volumetria complessiva di almeno 100.000 metri cubi, con edifici alti fino a 25 metri (pari a 8 piani). Il progetto c’è, il via libera anche; il termine approssimativo dei lavori è fissato per il 2025.

Posticipato il termine del bando per l’illuminazione pubblica

Legnano sarà infine meglio illuminata, in seguito al bando di gara per la concessione del servizio di illuminazione pubblica pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 marzo. Il termine per presentare le offerte, inizialmente fissato al 25 maggio, è stato posticipato al 29 giugno. «La gravità – si legge in una nota di Palazzo Malinverni – e la diffusione dei problemi dell’illuminazione pubblica riscontrati negli anni dal settore tecnico del Comune rendono impossibili, oltre che anti economici, gli interventi su tratti parziali o su singoli punti luce della rete. La tematica dell’illuminazione pubblica sarà, quindi, tempestivamente affrontata, compatibilmente con le circostanze determinate dall’emergenza sanitaria. La gestione commissariale – conclude la nota – si riserva di valutare nelle sedi opportune qualunque allusione o riferimento a comportamenti assunti per favorire chiunque».

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