Cimbro, petizione dei residenti contro l’antenna. Il sindaco apre al dialogo

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VERGIATE – L’ipotesi di una nuova antenna per la telefonia mobile a Cimbro mobilita direttamente i cittadini della frazione di Vergiate. Ha preso il via una petizione, con l’obiettivo di raccogliere abbastanza consensi da bloccare l’operazione. Una possibilità che il sindaco Daniele Parrino, di fatto, non esclude a priori: «Non faccio una guerra di religione. Se mi porteranno un numero importante di firme, vedremo come muoverci». Nel frattempo, lunedì – 13 marzo – è previsto nella sala polivalente di via Cavallotti un incontro per discutere di «inquinamento elettromagnetico e salute», recita la locandina.

«Deturpa il paesaggio»

La vicenda è già emersa, a più riprese, in consiglio comunale. Una doppia interrogazione da parte del gruppo di minoranza Vergiate 2030 per cercare chiarimenti. Dall’altra parte, l’iter sull’installazione – sia quella in via Beia nel capoluogo, già in corso, che quella nella frazione – da parte del primo cittadino. Un tema sentito, che ha portato ad accese discussioni anche all’ultimo consiglio comunale. La posizione del consigliere d’opposizione Romano Balzarini: «È uno sfregio al nostro bel territorio. L’antenna viene messa in una posizione panoramica, uno dei punti più belli che offre una vista su Vergiate». Di fatto, «deturpa il paesaggio». E ancora: «Lì vicino c’è un parchetto, dove vanno sia anziani che giovani».

Il sindaco apre al dialogo

Dal canto suo, il Comune è disposto anche a fare un passo indietro. Questo, ovviamente, sulla base di condizioni precise: una raccolta firme abbastanza corposa da impedire l’installazione. A mettere in movimento i cittadini è stata la posizione in cui l’antenna di Cimbro verrebbe posizionata, ovvero dietro la palestra della scuola. E in base all’ultimo aggiornamento, che risale alla scorsa settimana, la quota cento sottoscrizioni era stata superata. Il sindaco però non chiude la porta: «Se i cittadini non la vogliono, mi porteranno le firme e vedremo cosa fare». Chiaro è che «pensavo fosse una bella notizia, da sempre è stata una richiesta dei residenti di una zona poco coperta dalla rete». Non solo, ricorda: «Non è l’amministrazione comunale a occuparsene e in ogni caso deciderà la conferenza servizi se l’area è idonea. Noi possiamo anche fermarci qui. Però se ci tiriamo indietro deciderà un operatore privato cosa fare. E a quel punto non potremo dire più niente».

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