Un consiglio comunale sulla raccolta dei rifiuti a Varese

A seguito delle numerose segnalazioni che ho ricevuto da parte dei cittadini di Varese, credo sia opportuno intervenire sul nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. Bisogna premettere che la nostra città, come più in generale tutta la Lombardia, ha già un ottimo livello di raccolta differenziata (superiore al 70%), dovuto anche ad una crescente attenzione ed educazione dei cittadini all’ambiente e a ciò che ci circonda.

Ho già avuto occasione, durante gli scorsi Consigli comunali, di sottolineare come ritenessi inopportuno aumentare il costo annuo della TARI sia per le famiglie varesine (un aumento medio di circa 3,40€ a persona), sia per le attività economiche, sociali e produttive del nostro territorio (un aumento medio addirittura di circa 50€ ad attività!). In un periodo così complicato, dopo quasi due anni di pandemia con le conseguenti difficoltà economiche e, ora, con un’impennata dei prezzi di materie prime, bollette e beni di prima necessità, aumentare anche le tasse comunali era l’ultima delle scelte che la giunta Galimberti avrebbe dovuto fare! Viceversa, bisognava fare uno sforzo per ridurre ulteriormente la TARI, che a Varese continua ad avere un costo molto alto per le famiglie e, soprattutto, per commercianti e imprenditori.

Gli aumenti sopra citati, poi, sarebbero giustificabili se il servizio mostrasse un miglioramento qualitativo da strabuzzare gli occhi. Invece, il costo aumenta per alcune scelte molto discutibili, come il ritiro di plastica e carta ogni settimana (invece che ogni due) per le utenze domestiche: c’era davvero bisogno di questa maggiore frequenza? Lascia anche piuttosto perplessi la dimensione dei nuovi contenitori per cartone e vetro, molto più piccoli dei precedenti: mi è già capitato di osservare recipienti strapieni, con alcune scatole di cartone lasciate all’esterno del contenitore per mancanza di spazio, una situazione inaccettabile. Anche i nuovi orari di esposizione e di ritiro dei rifiuti destano più di qualche lamentela tra i cittadini. Inoltre, è abbastanza assurda la gestione dei sacchi per il “secco”, 16 all’anno per ogni componente familiare: una famiglia di tre persone avrà a disposizione 48 sacchi all’anno, meno di uno a settimana; una persona anziana che vive da sola dovrà tenersi la propria spazzatura in casa per diverse settimane, per non finire i sacchi rossi e dover pagare ancora di più.

Tutte queste (costose) novità, va detto, non comporteranno alcun beneficio economico per i cittadini più virtuosi, visto che ancora non è stata introdotta la tariffa puntuale (che, peraltro, potrebbe favorire l’abbandono di rifiuti o il loro smaltimento presso i cestini pubblici) ma, anzi, potrebbero portare a sanzioni per coloro che magari necessitano un po’ di tempo per comprendere le novità introdotte.

È quindi opportuno, e come centrodestra l’abbiamo già chiesto, che venga convocato un Consiglio comunale o una “Commissione ambiente” ad hoc per discutere di questi problemi molto concreti che riguardano la quotidianità dei cittadini, che pagano profumate tasse e vorrebbero un servizio quantomeno all’altezza del suo costo!

Luca Boldetti
Capogruppo Polo delle Libertà – Varese