Merci contraffatte, cinese di Busto a processo in Brianza

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BUSTO ARSIZIO Commerciante cinese domiciliato a Busto Arsizio a processo in tribunale a Monza per una questione di contraffazione di merce. Nelle ultime ore, infatti, si torna a parlare di uno dei fenomeni più diffusi in Italia.

Un fenomeno che produce grandi perdite per il marchio originale e il made in Italy. Gli episodi contestati dalla pubblica accusa monzese riguardano fatti avvenuti proprio a Monza, città nella quale il commerciante, X. C., 58 anni, lavorava prima del 2015.

Nel mirino pallini “giocattolo”

L’accertamento oggetto di contestazione da parte della Procura risale al mese di gennaio del 2015. Secondo la ricostruzione della magistratura inquirente, rappresentata in aula dal vice procuratore onorario, Paola Suglia, l’imputato in qualità di legale rappresentante del deposito di casalinghi oggetto di indagine è stato trovato in possesso di 73.800 pallini in gomma per pistola giocattolo privi della marcatura CE contraffatta. All’interno del deposito monzese, sempre nello stesso controllo, avrebbero trovato 98.746 penne a sfera recanti il marchio Bic contraffatto, oltre a dei borselli di un altro importante marchio di moda contraffatto. Della vicenda si sta discutendo davanti al giudice del tribunale di Monza, Giovanni Gerosa.

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