Coprifuoco in Lombardia, autocertificazione per chi si sposta. Consentito il rientro a casa

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MILANO – Coprifuoco in tutta la Lombardia da giovedì 22 ottobre: è ufficiale l’ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza. È stata inviata all’Anci e ai sindaci dei capoluoghi di provincia per una valutazione e attorno alle tredici di oggi, 21 ottobre, è stata promulgata. L’ordinanza prevede che dalle 23 alle 5 del mattino successivo gli spostamenti saranno consentiti solamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e di urgenza e motivi di salute. Sarà in ogni caso permesso il rientro a casa. Come già ai tempi del lockdown, per motivare gli spostamenti sarà necessaria una autocertificazione, mentre le sanzioni rimarranno quelle già previste dal Dpcm del 25 marzo sull’emergenza Coronavirus.

Il caso Salvini

Sulla genesi del provvedimento non sono mancate le polemiche. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche a frenare l’ordinanza sarebbe stato l’intervento del leader della Lega Matteo Salvini, che ieri era in Regione Lombardia per incontrare il gruppo del Carroccio. Stamattina, 21 ottobre, è arrivata la smentita da fonti leghiste, ribattuta dalle agenzie: «Salvini ha parlato di interventi a favore di famiglie, imprese e pendolari anche per riparare le gravi mancanze del governo. Non di altro». Anche da Palazzo Lombardia confermano che sull’ordinanza c’è stato un «lavoro fino a tarda sera» con il ministro Speranza per la messa a punto del documento, che poi doveva essere sottoposto «ai sindaci e all’Anci, come si era deciso».

PD e M5S all’attacco

Ma la vicenda aveva già assunto i connotati del caso politico. «Fontana e la Regione non facciano passi indietro e non si facciano condizionare dai diktat di Salvini – attacca il consigliere regionale del PD Samuele Astuti – in discussione c’è la salute dei lombardi, non la percentuale di voti di un partito. L’ordinanza nasce da scelte condivise con i sindaci, sulla base di indicazioni molto perentorie degli epidemiologi. Chi intende ascoltare Fontana? I tecnici o il capo del suo partito? Di fronte a situazioni serie occorre grande serietà. Ricordo che solo ieri a Varese i nuovi positivi erano 245 e la curva da giorni è in costante crescita». E per il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Massimo De Rosa «le ingerenze di Salvini nelle scelte che la Giunta ha preso al termine di un percorso condiviso con opposizioni, sindaci e scienziati, sono inaccettabili».

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