Coronavirus, accessi limitati nelle tre case di riposo di Gallarate

Coronavirus casa riposo Gallarate

GALLARATE – Per la diffusione del Coronavirus le tre strutture per anziani di Gallarate (Fondazione Bellora, Camelot, il Melo Onlus) hanno adottato un unico protocollo condiviso insieme all’amministrazione comunale. Il documento è stato presentato oggi 24 febbraio a Palazzo Borghi dal sindaco Andrea Cassani con l’assessore ai Servizi Sociali Stefania Cribioli e i vertici delle Rsa. «Nessun allarmismo – dicono – ma un’attenta azione di prevenzione».

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Accesso limitato

Tra le numerosi prescrizioni adottate, le tre case di riposo consigliano innanzitutto di limitare il più possibile le visite non ritenute strettamente indispensabili e non è consentito sostare nei luoghi comuni. L’accesso è vietato per le persone che si sono recate in Cina nell’ultimo mese (o che abbiano avuto contatti con persone che hanno effettuato tali viaggi) o se provengono dai territori definiti “Zona Rossa” di Lombardia e Veneto. Su suggerimento del sindaco, vengono monitorati tutti gli accessi in Rsa attraverso la richiesta di dati che consentano una rapida rintracciabilità del visitatore in caso di necessità.
Agli ospiti viene consigliato inoltre di limitare le uscite possibilmente per le sole necessità sanitarie per tutto il periodo indicato dalle ordinanze territoriali.

Guanti e mascherine

Per evitare possibili contagi, gli ospiti che frequentano i Centri diurni integrati saranno accolti in locali non direttamente comunicanti con gli ambienti della Rsa. Tutti gli operatori coinvolti nel servizio domiciliare di Rsa Aperta e di Adi saranno dotati di camici monouso, mascherine chirurgiche e guanti monouso. Questo per evitare il più possibile contatti con il mondo esterno per le persone anziane che, come dimostrano le statistiche, sono le più sensibili agli effetti del virus cinese.

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