Da Jerago alla Valbossa: nasce l’ecomuseo dei luoghi viscontei del Varesotto

ecomuseo ginelli

JERAGO CON ORAGO -Il percorso verso l’ecomuseo prosegue. Dopo la firma del protocollo d’intesa avvenuta lo scorso febbraio continuano le attività del progetto “Itinerari delle Piane e dei Luoghi Viscontei del Varesotto”. Un accordo che vede la partecipazione dei comuni della Valbossa, a cui si affiancano Sumirago e Jerago con Orago. Quest’ultimo è l‘ente capofila, con l’assessore al territorio e ai lavori pubblici Giorgio Ginelli nel ruolo di coordinatore dell’operazione.

L’ecomuseo non è solo un sogno

È proprio Ginelli a fare il punto della situazione sull’avanzamento dell’iniziativa. «Abbiamo conferito un incarico per la progettazione e l’approccio cartografico, storico e culturale – spiega – se ne sta occupando l’architetto (e consigliere di minoranza) di Mornago Stefano Biondaro, che ha iniziato a lavorare da alcune settimane. Vogliamo arrivare ad una serie di informazioni e indicazioni necessarie alla realizzazione dell’ecomuseo». Il professionista stilerà nei prossimi mesi un progetto completo, che a partire dalla cartografia del territorio evidenzierà gli elementi identitari culturali, paesaggistici, ambientali e socio-economici intorno a cui dare vita all’ecomuseo. Si analizzeranno anche gli itinerari presenti nei singoli comuni, per avere un quadro preciso della sentieristica. I primi esiti sono attesi per l’estate.

Cerniera verde

«Per inizio giugno, quando avremo a disposizione il materiale per confrontarci, faremo un aggiornamento con tutti i comuni», sottolinea Ginelli. Si studierà anche un logo e una denominazione per il progetto, in modo da avere un brand riconoscibile. «Per la prima volta i comuni si sono seduti attorno a un tavolo con una volontà politica concreta – continua Ginelli – l’obiettivo è tutelare e promuovere il patrimonio naturalistico davvero importante che abbiamo, che rappresenta un crocevia tra il Lago di Varese e il Parco del Ticino».

Una cerniera verde che l’ecomuseo valorizzerà sotto il profilo ambientale e turistico. «A Jerago ad esempio abbiamo circa il 60% del territorio fatto di boschi e prati – osserva l’assessore – in questa fase storica particolare con il lockdown sono molto vissuti e frequentati dai residenti e da chi viene da fuori. C’è bisogno di strutture funzionali all’outdoor, dalla corsa alle passeggiate fino alla mountain bike». Interventi che saranno possibili con l’ecomuseo, che coinvolgerà anche le associazioni locali e le scuole. E il progetto sta attirando anche l’attenzione di Regione Lombardia. «Abbiamo già avuto contatti con l’assessorato alla cultura guidato da Stefano Bruno Galli – conclude Ginelli – appena sarà possibile lo inviteremo a fare un sopralluogo in zona».