Don Remo, 50 anni da prete dopo il Covid: festa a Jerago con l’Arcivescovo Delpini

JERAGO CON ORAGO – L’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, torna “a casa” nella sua Jerago per celebrare i 50 anni di sacerdozio del parroco don Remo Ciapparella. Il quale ha combattuto e sconfitto il Covid-19, contratto mentre era in ospedale per i postumi di una frattura, ed è tornato ad abbracciare la sua comunità riunita, nel rispetto del distanziamento sociale, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio a Jerago. Una comunità che, dopo il suo discorso di ringraziamento al termine della celebrazione, gli ha tributato un caloroso applauso. In prima fila anche i sindaci di Jerago con Orago Emilio Aliverti e di Besnate Giovanni Corbo: sono i paesi che compongono la comunità pastorale retta da don Remo.

I 50 anni di tonaca

Originario di Borsano di Busto Arsizio, ordinato 50 anni fa nel Duomo di Milano dal cardinale Giovanni Colombo, don Remo Ciapparella ha trascorso 7 anni a Sesto San Giovanni, 14 anni a Olgiate Olona, 16 anni a Laveno Mombello, e 13 a Jerago, che con lui è diventata comunità pastorale JOB (Jerago-Orago-Besnate). «Un’avventura più bella dell’altra» ammette il parroco. «Grazie a Dio sono qui a raccontarvi le meraviglie che Dio ha fatto in me». Don Remo nei mesi scorsi ha vissuto sulla sua pelle l’esperienza del Covid, momenti che lui stesso ha definito «nell’incubo e nel panico del futuro incerto per la salute», superati anche «grazie alla forza dell’esempio ammirevole di mia madre santa donna, umile del popolo di Dio, piena di fede, granitica», a cui «devo tutto».

«Don Remo: un amico di Dio»

«Il 50esimo di don Remo – le parole di monsignor Mario Delpini nell’omelia – potrebbe essere l’occasione per farne un panegirico, visto che dovunque è passato ha lasciato opere memorabili, e per esprimere gratitudine per il suo ministero e l’apprezzamento per le sue qualità. Si potrebbero dire tante cose di don Remo in questa ricorrenza, io sono venuto per dire soltanto una cosa di don Remo: è un amico di Dio. E sono venuto a dire una cosa sola a tutti voi: la gioia più grande per don Remo è che tutti voi continuiate ad essere amici di Dio». L’Arcivescovo ha portato a Jerago anche la benedizione di Papa Francesco per i 50 anni di sacerdozio.

«Continuiamo a camminare insieme»

«Cinquant’anni sono tanti – ammette don Remo Ciapparella dal pulpito al termine della celebrazione – sento un tumulto incontrollabile di emozioni, a parlarne si rischia di cadere nella retorica e nella banalità, ma c’è una cosa che non è banale e stupisce sempre, la grazia del Signore che mi ha sorretto in questo lasso di tempo, 50 anni: sempre speciale, meravigliosa e imprevedibile». Fino a lanciare un invito ai suoi fedeli: «Continuiamo a camminare insieme senza stancarci mai di puntare in alto tenendo fissa la meta». Il sacerdote cresciuto a Jerago don Andrea Scaltritti si è presentato sull’altare «con il camice della prima Messa di don Remo, regalato per il mio sacerdozio». Ricordando che «nei giorni solenni della permanenza in ospedale (di don Remo, ndr), ho sempre voluto indossare questo camice, e mi ha dato forza».

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