Finissage di Miniartextil, premio “Città di Busto Arsizio” per Chiara Passigli

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BUSTO ARSIZIO – Il premio “Città di Busto Arsizio” è andato a “Words are never alone” di Chiara Passigli, opera di miniarte tessile che entrerà a far parte del patrimonio artistico della città. Ieri, domenica 9 giugno, in occasione del finissage di “Humans” al Museo del Tessile, sono stati inoltre annunciati i vincitori del concorso che, durante la rassegna, ha portato nei negozi 47 miniopere d’arte. Erano presenti Manuela Maffioli, assessore alla Cultura, nonché Rudy Collini, Francesco Dallo ed Emanuele Gambertoglio, rispettivamente presidente, direttore e consigliere di Ascom.

«Spero sia il primo di una lunga serie»

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro, fondatori di Arte&Arte e ideatori di Miniartextil, mostra che si svolge con cadenza annuale e, come sottolineato da Maffioli, «è internazionale perché ospita artisti da tutto il mondo, e va anche all’estero. Dall’anno scorso Busto Arsizio, Manchester d’Italia che vanta un proprio museo dedicato al tessile, è diventata una delle sue tappe».
Tra i vari eventi legati a “Humans” è stato ricordato quello che ha coinvolto lo spazio del Loggiato De Piante: l’opera di Stefania Pellegatta, ispirata alle eccellenze della Generazione X bustocca, ha dato vita a una performance in cui al “Tessuto Urbano” i visitatori potevano apporre una spilla con il proprio nome. Sebbene Miniartextil si sia arricchita di installazioni, il suo cuore resta il minitessile racchiuso in una superficie di venti centimetri per venti: si è deciso di far scegliere ai visitatori della mostra quale dei 54 esposti volevano che rimanesse a Busto. A trionfare, con 67 preferenze su 455 voti espressi, è stato “Words are never alone” di Chiara Passigli. «Spero sia il primo di una lunga serie», ha dichiarato Maffioli.

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Il tema della prossima edizione

«L’iniziativa è stata apprezzata, e i volantini sono stati presi d’assalto», ha raccontato Collini della «soluzione che ha potuto unire il commercio alla cultura: distribuire le 47 opere d’arte alle attività commerciali del tessuto cittadino ha reso possibile la loro scoperta». Per primi tre che avessero completato il percorso, visitandone 32 e registrandole nell’apposito passaporto, c’erano in palio dei viaggi in città culturali italiane: sono stati assegnati, oltre che a una cittadina dell’Alto Milanese, a Nicoletta De Stefani ed Elena Pastore. «Dimostra come la cultura possa essere strumento non solo di arricchimento del singolo e della comunità, ma anche di sviluppo del territorio. Da ciò è nata la sinergia con Ascom», ha spiegato Maffioli. «Ho deciso di visitare insieme a Emanuela Bonecchi, capo ufficio stampa del Comune, i 47 esercizi: hanno capito un’idea e sono entrati a far parte del progetto». Ed è già stato annunciato il tema della prossima edizione: sarà “Pop-up”.

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