Finti vigili a Borsano sbagliano “vittima”: ha seguito corsi anti-truffe e non ci casca

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BUSTO ARSIZIO – Si spacciano per vigili urbani e tentano di truffare un anziano di Borsano con il solito “gancio” dei controlli sull’acqua contaminata. Ma la vittima prescelta aveva seguito i corsi anti-truffe delle forze dell’ordine e non ci casca. Anzi, chiama i carabinieri, che ora visioneranno i filmati delle telecamere di videosorveglianza di un bar della zona per provare ad identificare i malviventi.

Tentata truffa

È successo in zona Borsano, nella mattinata di ieri, venerdì 10 gennaio. Poteva essere una delle sempre troppo diffuse storie di truffe nelle abitazioni di persone di una certa età che vivono da sole, invece stavolta c’è un “lieto fine”. O perlomeno il raggiro è stato sventato, anche se i truffatori se la sono squagliata. Ma grazie alla tempestività con cui la potenziale vittima ha chiamato i carabinieri, la coppia di malviventi potrebbe essere identificata.

Si sono presentati in due, con un abbigliamento che, almeno nelle loro intenzioni, voleva evocare le figure degli agenti di Polizia locale: uno dei truffatori indossava un cappellino bianco simile a quello che utilizzano i vigili, mentre il suo “socio” indossava una pettorina blu, anch’essa scelta evidentemente per assonanza con i colori utilizzati dalle forze dell’ordine. Hanno suonato il campanello di un anziano residente spacciandosi per agenti della Polizia locale, intenti a fare dei controlli nelle abitazioni, con la solita “scusa” dell’acqua contaminata che esce dai rubinetti.

La pronta reazione

cerro maggiore incendio sorelleL’anziano però aveva recentemente partecipato ad uno degli incontri organizzati dai Carabinieri per la prevenzione delle truffe: subodorando il “trappolone”, l’uomo non ha aperto il cancello ai finti vigili, anzi ha immediatamente preso in mano il telefono per avvisare i carabinieri della presenza dei truffatori. Quando i militari sono arrivati all’abitazione dell’anziano, degli aspiranti truffatori ovviamente non c’era più nemmeno l’ombra. Ma un bar nelle vicinanze è dotato di telecamere di videosorveglianza: visionando i filmati, i carabinieri sperano di poter acquisire indizi che possano portarli sulle tracce dei finti vigili. Le indagini sono in corso, di certo però la vicenda mostra quanto possano essere utili le iniziative anti-truffa che vengono ormai da anni messe in campo dalle forze dell’ordine. In questo caso, una possibile truffa è stata sventata. E non è poco.

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