Un emozionato Francesco Gabbani porta a Varese la musica che fa bene all’ambiente

gabbani varese

VARESECanzoni ma anche parole, per far ballare e al tempo stesso riflettere il pubblico, con al centro il tema della natura. Francesco Gabbani ha portato a Varese il suo “Ci vuole un fiore tour”. Tanto entusiasmo nella serata di sabato 22 luglio ai Giardini Estensi per il cantautore toscano che si è esibito nell’ambito del Varese Summer Festival, che continua sera dopo sera a macinare grandi numeri di pubblico. Non è mancata l’emozione sul palco, con il duetto con il paroliere varesino Fabio Ilacqua, da anni suo compagno di avventure.

Una margherita sul palco

Dopo l’esordio il 7 luglio al Castello Carrarese di Este e il bis il 21 al Palazzo Farnese di Piacenza per Gabbani un nuovo appuntamento in una cornice d’eccezione, quella dei Giardini Estensi. Un tour che lo porterà in giro per tutta Italia fino a settembre, quando tornerà nell’amata Carrara, la sua casa, che Gabbani ha nominato più volte durante il concerto snocciolando aneddoti sulla sua vita e sul suo rapporto con la natura. Sul palco infatti non c’è stata solo la musica: con “Ci vuole un fiore tour”, che prende il nome dall’omonimo one man show andato in onda lo scorso aprile su Rai1, l’artista prosegue nel suo intento di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche legate all’ambiente e al futuro del pianeta. A simboleggiare tutto questo una grande margherita a fare da sfondo sul palco. «Il simbolo per antonomasia della vita», ha detto Gabbani a inizio concerto, aprendo le danze, manco a dirlo, con Ci vuole un fiore di Sergio Endrigo.


Racconti e aneddoti

In scaletta oltre alle canzoni anche brevi monologhi scritti appositamente per lo spettacolo, con racconti di gioventù legati alla sua terra. «A Carrara in 5 chilometri si va dal mare alle Alpi Apuane: sono cresciuto facendo passeggiate tra le faggete e raccogliendo conchiglie. Ho scritto le mie prime canzoni ispirate da un tramonto visto da un vigneto e mi emoziono sempre con la natura». E poi ancora il ricordo del papà che lo portava nel bosco a cercare funghi, o la prima cotta da bambino per una bambina bellissima chiamata Fiorisella, ricordo che si concludeva con un richiamo all’attenzione all’ambiente. «Mentre la guardavo dall’acqua mi punsi il piede con la linguetta di una lattina di alluminio: probabilmente si trova ancora lì nel mare di Marina di Carrara».


Il duetto con Ilacqua

Ma le protagoniste, tra un racconto e l’altro, sono state le canzoni, con i suoi più grandi successi che lo hanno consacrato tra i cantautori più apprezzati della penisola, tra cui immancabile la hit più conosciuta, Occidentali’s Karma, con cui ha vinto Sanremo 2017. Un brano scritto insieme al varesino Fabio Ilacqua, che Gabbani è riuscito non senza difficoltà a portare sul palco per un duetto improvvisato (nella foto sotto), subito dopo un’altra canzone, Eternamente ora, che li ha visti collaborare, e che Gabbani ha faticato a portare a termine. «Mi sono emozionato tanto – ha confessato al pubblico – Fabio è qui presente e con lui abbiamo scritto tante canzoni: un pezzo di vita. Non riuscivo a finire di cantare». Con la sua hit sanremese ha trascinato tanto Ilacqua («Un momento magico: non ero mai riuscito a farlo salire sul palco») quanto l’intera platea, con il pubblico dei Giardini Estensi che si è scatenato dalle prime file alla tribuna.


«Siamo l’immenso»

Sul palco di Varese Gabbani ha portato anche altri successi scritti insieme a Ilacqua, come l’ultima hit L’Abitudine e il brano che gli ha aperto la strada nella musica italiana, Amen, vincitore a Sanremo 2016 nelle Nuove Proposte. Anche due cover-omaggi, come Il mio canto di libero di Battisti e Bocca di rosa di De André. E in una data estiva non potevamo mancare Tra le granite e le granate e Il sudore ci appiccica, che ha chiuso il concerto in un bis in cui Gabbani ha proposto anche un medley. «Abbiamo sudato insieme ma il sudore ci appiccica», le parole con cui ha salutato il pubblico, a cui poco prima ha dedicato un altro messaggio d’affetto: «Varese, noi insieme questa sera siamo l’immenso». Un rapporto speciale quello con la città giardino, che Gabbani aveva scelto qualche mese fa per il video della sua canzone di Natale.


La scaletta della serata

  • Ci vuole un fiore
  • L’abitudine
  • Volevamo solo essere felici
  • Foglie al gelo
  • Amen
  • Il mio canto libero
  • Peace & love
  • Un sorriso dentro al pianto
  • Tra le granite e le granate
  • Eternamente ora
  • Occidentali’s Karma
  • Viceversa
  • È un’altra cosa
  • La mira
  • Bocca di rosa
  • La mia versione dei ricordi
  • Pachidermi e pappagalli
  • Spazio tempo
  • Medley (Il vento si alzerà / Immenso / La rete)
  • Il sudore ci appiccica
gabbani varese – MALPENSA24