Fratelli d’Italia brucerà la Giöbia al “Tosi” di Busto: «Le tradizioni non si toccano»

busto ite tosi

BUSTO ARSIZIO – La Giöbia cancellata all’ITE Tosi, la storica “ragioneria” di viale Stelvio, diventa un caso politico. Levata di scudi di Fratelli d’Italia contro la decisione della dirigenza scolastica di non confermare l’ormai tradizionale appuntamento con il falò che scaccia i mali dell’inverno, che si teneva solitamente nel cortile dell’istituto il mercoledì sera, il giorno prima della Giöbia ufficiale del Comune. «Non si può sacrificare una tradizione centenaria con una scusa così banale» tuonano Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale, che per rimediare hanno deciso che bruceranno la loro Giöbia sul piazzale del parcheggio dell’ITE Tosi. «Vedremo quali sembianze avrà il fantoccio» preannuncia Checco Lattuada, referente cittadino del partito di Giorgia Meloni.

«Strumentalizzazione politica»

busto assolto lattuada stadio«Faremo noi la Giöbia. Chiederemo il permesso per farla bruciare nel piazzale davanti alla “ragioneria”». Appena si è diffusa la notizia dello stop al falò nel cortile dell’Ite Tosi, Checco Lattuada non ci ha pensato due volte. «Questa è una strumentalizzazione politica banale – attacca l’ex consigliere comunale, oggi numero uno di FdI a Busto – corpo estraneo è chi non comprende l’importanza della Giöbia per Busto. Non si spiega altrimenti una simile baggianata ammantata di ecologismo, oltretutto con Malpensa e l’Hupac dietro l’angolo. Il rispetto della propria terra nasce dall’amore e dalla consapevolezza della propria identità. È antiecologico e diseducativo questo atteggiamento, mentre la Giöbia è una tradizione figlia di un mondo contadino molto rispettoso dell’ambiente».

Il comunicato di FdI e Gn

Tutto il resto è contenuto nel comunicato di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale di Busto Arsizio:

«In questi tempi oscuri, saturi di polveri sottili, Greta ha un nuovo seguace tra le sue fila: il Dirigente Scolastico dell’ITE Tosi. La preside bustese, novella paladina green ed evidentemente ignara della plurisecolare storia cittadina, ha difatti sancito che la Giöbia non s’ha da fare, perché fa male ai nostri amici alberi. Questo ambientalismo spiccio e di maniera, tuttavia, non tiene conto di alcuni fattori rilevanti: innanzitutto, l’anidride carbonica sprigionata da un falò vecchia maniera non rilascia PM10 nell’aria e, se anche ne rilasciasse, si parla di un fuoco di qualche decina di minuti; secondariamente, vorremmo ricordare ai professoroni che le vecchie caldaie malandate di condomini ed istituti scolastici contribuiscono per maggior grado all’inquinamento atmosferico, insieme all’industria cittadina (giustamente gli studenti non si devono lasciare al freddo, né le fabbriche fermare); in terzo luogo, come rilevato dagli studenti, non si può sacrificare una tradizione centenaria con una scusa così banale, piuttosto si ammetta la propria pigrizia.
Lascia stupiti che dei professori, persone istruite che hanno sudato per raggiungere certe posizioni, escano con boutade improvvisate che meglio si confanno ai ministri senza arte né parte che stiamo soffrendo in questi mesi. Le nostre tradizioni non si toccano, né la nostra storia si mercanteggia sfruttando le paure della società. Per questo motivo, Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia bruceranno la loro Giöbia sul piazzale del parcheggio dell’ITE Tosi, insieme agli studenti che vorranno partecipare. Una serata senza politica, ma solo Tradizione, aperta a chiunque vorrà partecipare!».

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