Futuro dell’ospedale di Busto, Farioli: «È ora di discuterne. Gallarate è più avanti»

BUSTO ARSIZIO – Nuovo ospedale e futuro del “vecchio” (l’attuale) nosocomio, nuovo appello dell’ex sindaco, fresco di candidatura alla Camera, Gigi Farioli: «È ora che Busto metta in campo una cabina di regia e giochi un ruolo attivo da protagonista. Con amarezza mi tocca constatare che su questo tema Busto, pur essendo sempre stata pioniera, è indietro rispetto a Gallarate, dove pure l’opposizione al nuovo ospedale è più decisa».

Convocare la commissione

L’invito di Farioli, capogruppo di “L’Italia c’è” a Busto, arriva “allegato” alla richiesta di «convocazione urgente» della commissione servizi sociali-sanità «a nome di tutti i gruppi di minoranza consiliare». Con l’obiettivo di «discutere e programmare interventi interdisciplinari, coordinati ed efficaci per una ridefinizione dell’offerta sanitaria sul territorio che, ovviamente, non può prescindere da una visione d’insieme che coinvolga necessariamente plurime competenze».

Il “caso” guardia medica: «Imbarazzante»

Come mai proprio ora? Gigi Farioli ricorda l’annuncio nell’ultimo consiglio comunale di «un tavolo che dia seguito agli impegni connessi all’Accordo di Programma promosso da Regione Lombardia per la realizzazione del nuovo ospedale» e le linee guida sulle case di comunità “licenziate” da Regione Lombardia il 25 luglio scorso. Ma soprattutto fa riferimento (usando un aggettivo tutt’altro che casuale) all’«imbarazzante balletto» sullo spostamento, poi smentito perlomeno nella tempistica, della guardia medica da Sant’Anna alla casa di comunità di viale Stelvio, «segno di assenza di comunicazione tra il sindaco e le istituzioni sanitarie». Oltre che alla scadenza del periodo delle osservazioni sulla VAS (domani, 25 agosto) per il progetto del nuovo ospedale a Beata Giuliana.

Quale futuro per il “vecchio” ospedale?

Tanta “carne al fuoco” che fa ribadire a Farioli che «servirebbe una commissione speciale non tanto sul nuovo ospedale quanto sulla ridefinizione dell’offerta sanitaria con ciò che ne consegue dal punto di vista della visione urbanistica, della viabilità, del verde e dell’offerta dei servizi sociali». Anche perché per l’ex sindaco «è indispensabile che s’inizi a trattare dell’Accordo di Programma sul sito dell’attuale ospedale, che deve essere promosso dall’amministrazione di Busto Arsizio», sull’esempio di quanto sta facendo il Comune di Gallarate, anche con fondi regionali, come dimostra la richiesta di sostegno ad Arexpo per la progettazione della rigenerazione urbana del Sant’Antonio Abate. Anche per non ritrovarsi in futuro, il monito di Farioli che richiama ancora il “caso” della guardia medica (e la reazione del sindaco Antonelli), «di fronte all’ennesima toppa che non si potrà fermare con le urla né minacciando barricate».

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