GALLARATE – Nuovo sopralluogo di carabinieri e specialisti del Nia (Nucleo Investigativo Antincendio) dei vigili del fuoco di Milano nell’abitazione di via Arno dove ieri, venerdì 24 giugno, ha perso la vittima Luciana “treccia” Zaro in seguito ad un incendio. Davanti al suo negozio, chiuso per lutto, tante persone hanno deposto un fiore. In particolare rose rosa, le sue preferite.
Nuovo sopralluogo
I rilievi sono proseguiti nella mattinata di oggi, sabato 24 giugno. La procura di Busto ha aperto un’inchiesta per ricostruire l’accaduto: nelle prossime ore l’autorità giudiziaria dovrebbe affidare l’incarico per l’autopsia sul cadavere della donna, 58 anni, figlia dell’orafo Zaro e conosciuta e stimata a Gallarate per il suo impegno sul versante della cultura, animatrice del Teatro delle Arti, da sempre vicina a don Alberto dell’Orto.
Candele e olii essenziali
Secondo quanto ricostruito sinora l’incendio mortale è divampato nel bagno dell’abitazione della donna. Gli accertamenti sono in corso ma a quanto pare c’erano, nel locale, diverse fonti di calore tra numerose candele profumate e bruciatori di olii essenziali. Queste fonti a fiamma viva potrebbero essere state, stando a quanto ricostruito sinora, all’origine del drammatico rogo. Gli inquirenti hanno anche ritrovato il cellulare della 58enne: l’ultimo accesso a WhatsApp è stato effettuato alle 15.36 di ieri. Alle 16.15 la prima chiamata senza risposta. Il rogo dovrebbe quindi essere divampato in questo lasso di tempo.
Le cause del decesso
Vani i tentativi, anche da parte dei vicini, di salvare la 58enne: quando la donna è stata raggiunta dai soccorsi non c’era purtroppo più nulla da fare. Il decesso potrebbe essere imputabile ad asfissia a causa del fumo causato dall’incendio, ma l’autopsia chiarirà ufficialmente le cause della morte. La salma sarà quindi dissequestrata e messa a disposizione dei famigliari per le esequie.