Oltre 30 i ragazzi denuncianti per la maxi rissa a Gallarate. L’inchiesta continua

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GALLARATE – Maxi rissa a Gallarate: sono oltre 30 i partecipanti denunciati ad oggi dagli uomini del commissariato di polizia di Stato di Gallarate. Le indagini vanno avanti: l’accusa di rissa aggravata (negli scontri rimase ferito un ragazzino di 14 anni) coinvolge sia maggiorenni che minorenni.

Maggiorenni e minorenni

E non è ancora finita: l’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, punta a identificare tutti i coinvolti. I fatti sono noti: venerdì 8 gennaio almeno un centinaio di ragazzini si diede appuntamento in centro a Gallarate per una rissa. Un appuntamento organizzato da giorni attraverso Instagram e chat di WhatsApp. Gli inquirenti ne sono certi avendo ricostruito la vicenda attraverso i messaggi trovati sui profili social e sui cellulari sequestrati ai ragazzi.

Le indagini vanno avanti

Certo anche il movente: una vendetta per un precedente pestaggio non avvenuto a Gallarate. Forse dovuto a un “corteggiamento non gradito” nei confronti di una ragazzina. L’8 gennaio il branco è quindi arrivato in treno o con mezzi propri da diversi Comuni: Cassano Magnago, Varese e Malnate per regolare i conti. Molti erano “semplici spettatori” che si sono però ben guardati dal segnalare, quanto meno ai genitori, quanto stava per accadere. Ora si punta a identificare tutti i partecipanti allo scontro, arrivati sul posto ben equipaggiati: i poliziotti hanno trovato e sequestrato un borsone con spranghe, un coltello e dei sassi. 

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