Monti alla Camelot di Gallarate: «Si riapre. I malati Covid ora lontani dalle Rsa»

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GALLARATE – I malati Covid dovranno restare del tutto separati dalle strutture di accoglienza per gli anziani. Il consigliere regionale e presidente della commissione regionale sanità Emanuele Monti, lo ha detto chiaramente oggi, venerdì 19 giugno, in visita al Camelot 3SG, struttura polivalente con sede a Gallarate.

Nuova delibera regionale

Le Rsa vanno verso la riapertura e una delibera regionale, presentata dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, ne sancisce le linee guida «Per una riapertura in sicurezza – ha detto Monti, aggiungendo – E’ la ragione per cui sono qui oggi. La delibera è corposa e certamente “aggiornabile”. L’intento dunque è quello dell’ascolto, di recepire le indicazioni e gli spunti sul tema presentati da chi opera nel mondo delle residenze sanitarie per anziani. Mercoledì prossimo avremo un’audizione in commissione sanità con tutte le sigle che rappresentano queste realtà che va esattamente in questa direzione». La scelta di Regione Lombardia, contrariamente a quanto avvenuto nel marzo scorso, è quella di tenere completamente separati i malati Covid da queste strutture.

Malati Covid fuori dalle Rsa

«In questa nuova delibera abbiamo scelto di non seguire le indicazioni del Governo che vorrebbe delle Rsa esclusivamente per malati di Coronavirus – aggiunge Monti – Una scelta a nostro parere non sostenibile sotto diversi punti di vista». Monti fa un esempio concreto: «Se oggi un anziano positivo al Covid chiedesse di entrare al Camelot verrebbe prima collocato in una struttura sanitaria, in ambito residenziale, differente da quella della Rsa, dove rimarrebbe sino al decorso della malattia. Una volta guarito, con la guarigione certificata da due tamponi negativi, allora potrà avere accesso a questa struttura».

Grande aiuto dagli ospedali di Gallarate e Busto

Monti durante la visita ha incontrato il presidente di 3SG Giacomo Peroni il quale ha sottolineato il lavoro straordinario svolto da tutti gli operatori in un periodo estremamente complesso ma anche la lungimiranza del sindaco di Gallarate Andrea Cassani, presente all’incontro, «Il quale già il 23 febbraio, molto in anticipo sui tempi, aveva convocato un tavolo di confronto con noi per decidere quali misure adottare. Abbiamo deciso per la chiusura immediata della struttura che non è più stata accessibile ai famigliari degli ospiti da quel momento. Questo molto prima che l’Oms decretasse la pandemia». Cassani ha sottolineato come Camelot 3SG «Sia un’eccellenza sulla quale maggioranza e minoranza si sono sempre trovate d’accordo. L’emergenza è stata contenuta bene». Peroni ha aggiunto di aver avuto «Un grosso aiuto dall’Asst Valle Olona e dagli ospedali di Gallarate e Busto soprattutto per la fornitura dei primi tamponi che ci hanno permesso di contenere i focolai. Ats, consentitemi questa doglianza, al contrario non ci ha molto supportato».

Tamponi e test

«Il Governo ha lasciato che le Regioni si approvvigionassero da sole creando così una concorrenza interna e facendo lievitare il prezzo di test e tamponi – ha infine sottolineato Monti – La Francia ha invece agito con un modello Paese evitando che ciò si verificasse. Aggiungo che la stessa cosa sta accadendo con i vaccini anti influenzali. Il Governo così sta mettendo a rischio la campagna vaccinale del prossimo autunno».

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