Caronte ci traghetta in Emilia dove ci aspetta la conquista del passo della Cisa

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MEDESANO (6 agosto) – Ieri via abbiamo lasciati annunciando con grande enfasi che avremmo dormito un’ora in più. Invece… i galli della vicina fattoria ci hanno svegliati alle 04.50. Questo contrattempo ci ha consentito di vivere un momento di vita rurale perché, in attesa della colazione, Renato – agricoltore a Corte Sant’Andrea dal 1946 – e Adriana – 93 anni di energia – ci hanno permesso di assistere alla preparazione della salsa di pomodoro (nella foto, Orio che gli dà una mano)

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Lasciamo questa atmosfera nostalgica per dirigerci verso il guado di Sigerico dove il barcaiolo Danilo/Caronte ci aspettava per traghettarci dalla Lombardia all’Emilia Romagna. Danilo si è rivelato un personaggio da romanzo: dai racconti delle sue esperienze, dalla conoscenza di ogni minimo dettaglio storico e geografico, traspare il profondo amore per il suo lavoro, la passione per la sua terra. Con dovizia di particolari, testimoniati anche da manufatti presenti in loco, ci ha spiegato come Sigerico fosse un personaggio politico mentre Colombano fosse un vero evangelizzatore.

In terra emiliana la prima città che attraversiamo è Piacenza con il suo bellissimo Duomo. Proseguiamo verso Fidenza lungo una trafficatissima Via Emilia per poi ricominciare, approcciando gli Appennini, a pedalare in salita: di nuovo tanta fatica ma i panorami mozzafiato ci ripagano abbondantemente del sudore versato.

La tappa avrebbe dovuto concludersi a Fornovo ma vi salutiamo da Medesano: data la notevole calura, stiamo pensando di affrontare il passo della Cisa pedalando con il fresco della sera.

A domani. Come sempre.

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