Gorla Maggiore è sempre più smart: paese cablato al 95 per cento

GORLA MAGGIORE – A cause delle restrizioni adottate per contenere la diffusione del Covid-19 lo smart working è cresciuto in modo esponenziale, diventando una realtà concreta. In questo scenario Gorla Maggiore, Comune prima privo di reti a banda ultralarga, «sta giocando la sua partita»: il suo territorio, grazie alla collaborazione con Open Fiber, risulta infatti cablato per oltre il 95%. A renderlo noto è stato il sindaco Pietro Zappamiglio e Gianluca Landoni, consigliere con delega all’Innovazione.

Un grande potenziale inespresso

«In questo difficile momento di emergenza sanitaria, il pericolo del contagio da Covid-19 ha costretto governi e imprese a porre in essere diverse restrizioni per tutelare la salute di cittadini e lavoratori, ma ha anche dimostrato il grande potenziale inespresso, sino a oggi, della tecnologia e del digitale. Smart working, lavoro agile, telelavoro: in poche settimane sono diventate una realtà concreta. Il numero di italiani che lavorano da casa è cresciuto in modo esponenziale, tanto che le più grandi compagnie telefoniche segnalano aumenti del traffico sulle linee fisse fino al 50%. Tuttavia, bisogna fare i conti con la bassa digitalizzazione di imprese e lavoratori, pesanti limiti legati alle infrastrutture del Paese e spesso anche la difficoltà di molte famiglie di dotarsi dei mezzi tecnologici di base. L’Italia è indietro in tutte le classifiche europee relative alla digitalizzazione e ultima per diffusione della banda ultralarga (ultrabroadband)».

Si aprono nuove soluzioni per tutti

«In questo contesto, e nei limiti delle sue facoltà, Gorla Maggiore sta giocando la sua partita. Dall’istituzione della prima commissione per l’innovazione digitale nel 2015, non si è mai smesso di lavorare per cercare di migliorare la situazione nel territorio, categorizzato come zona bianca (“le aree bianche sono aree prive di reti ultrabroadband, dove gli investitori privati non intendono investire nei prossimi tre anni”). Oggi vogliamo segnalare che, grazie alla collaborazione con Open Fiber, oltre il 95% del territorio risulta cablato (mancano solo due vie, dove è fisicamente complicato arrivare, sebbene prima dell’emergenza Covid-19 si stessero per cominciare i lavori). Molti cittadini avevano già potuto usufruire dei servizi ultrabroadband Tim; adesso con Open Fiber e il proprio operatore dedicato si aprono nuove soluzioni Fttc (“Fiber To The Cabinet”) e Ftth (“Fiber To The Home”) per tutti».

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