Grattacielo e Comune di Legnano in giudizio al Tar sulla chiusura della piazza

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LEGNANO – Il grattacielo di Legnano ricorre al Tar contro l’ordinanza del Comune che ha chiuso metà della piazza su cui si affaccia (nella foto) per il timore di ulteriori distacchi di piastrelle e pannelli di vetro dalle pareti esterne. La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha risposto all’iniziativa del Condominio Torre, notificata il 28 ottobre, costituendosi in giudizio con una delibera di giunta “a difesa dei propri diritti ed interessi” e per chiedere allo stesso tribunale amministrativo di rigettare il ricorso: a questo scopo ha affidato il proprio patrocinio ad un legale con competenze specifiche in materia.

Incaricato di rappresentare il Comune in giudizio sarà un professionista esterno, individuato dal dirigente del servizio legale, con un compenso di poco inferiore ai 5.000 euro (4.782,11).

Impugnata l’ordinanza dopo gli ultimi distacchi dalla facciata

Il braccio di ferro legale tra Palazzo Malinverni e i condòmini di uno degli edifici iconici della città trae origine dall’ordinanza con cui, lo scorso agosto, il Comune dispose di transennare metà di piazza Mocchetti in seguito al distacco dopo un temporale di alcune mattonelle e, per la prima volta, anche di un pannello di vetro dalla facciata.

L’ordinanza rispondeva alla necessità di prevenire i «rischi per l’incolumità pubblica» determinati dall’obsolescenza delle facciate e fu firmata dal sindaco Radice sulla base della relazione della Polizia locale che attestava lo “stato di pericolosità dell’edificio”; i vigili del fuoco a loro volta avevano rilevato la “necessità dell’immediata messa in sicurezza” dello stesso edificio.

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