I manifesti di Martignoni e la lotta per la lista: Fratelli coltelli sotto l’albero

I manifesti della discordia

VARESE – “Sognare. A Natale puoi”. Potrebbe essere lo slogan per gli oltre 15 nomi scritti sulla lista dei potenziali candidati di Fratelli d’Italia alle prossime regionali. Elenco che sta nelle mani di Andrea Pellicini. Troppi, poiché almeno la metà sarà da sforbiciare. Ma la scrematura delle candidature non è l’unico motivo che mette il turbo all’agitazione dei Fratelli. A fare saltare la mosca al naso e a surriscaldare le chat del partito ci sono gli auguri di Giuseppe Martignoni apparsi sui muri di mezza provincia: manifesti con il simbolo del partito, un cappello di natale a corredo e il cognome del “fratello” gallaratese in calce. Ma andiamo con ordine.

I sicuri

Al momento sono 4 (3 uomini e una donna) ad avere in tasca il ticket della candidatura: Giuseppe De Bernardi Martignoni, Luigi Zocchi, Checco Lattuada e Francesca Caruso. La conferma ufficiosa arriva dai vertici di partito. Apicali che però, racconta qualche gola profonda, vogliono ancora mischiare le carte e tenere tutti sul filo del rasoio. Tanto che hanno dispensato certezze a destra (certo, stiamo parlando di Fratelli d’Italia) e a manca. E così, a un’incollatura dall’essere messi in lista (minuscola) ci sono anche Luciano Lista (dato in pole position) ed Edoardo Franchin. In corsa, ma con terreno da recuperare, i nomi dell’ex sindaco di Solbiate Olona Luigi Melis e il sommese Daniele Consonni. Partita aperta per un solo posto.

Partita nella partita

Del poker sopra citato, occhi puntati sul duo Lista – Franchin, con il primo che sta lavorando sull’intero territorio («e se lo sta facendo – dice qualche osservatore – sarà perché chi sta in alto gli ha dato certezze») e il secondo che vanta un buon numero di supporter che hanno portato il suo nome direttamente sulla scrivania di Ignazio La Russa. E se il consigliere di Cislago, dalla sua, ha: gli anni di militanza, la primogenitura sulla nascita del circolo meloniano di Castellanza, i gradi di assessore (qualche anno fa) a Busto; il Dudi di Cassano risponde con: un ticket politico da spendere dopo che gli hanno soffiato – a vittoria acquisita in Comune – l’assessorato, i gradi di vicesindaco o la presidenza del consiglio comunale. «Non solo – aggiunge chi dice di conoscere il La Russa pensiero – Dudi porta voti anche da fuori il partito e questo non è un dettaglio per noi che siamo in forte crescita». Bel match.

Gli ambiziosi e le quote rosa

C’è poi un gruppetto che ambisce alla candidatura, ma non lo dice. Tra questi ci sono il referente del circolo varesino Augusto Basilico, il rivale (alle amministrative) di Luigi Zocchi Salvatore Giordano e Fabrizio Passannante. Insomma, i Fratelli di genere maschile sono più del doppio dei posti disponibili in lista (lista minuscolo in questo caso).
Discorso invece quasi chiuso per le quote rosa. Oltre a Francesca Caruso, ci sarebbero la sorpresa Romana Dell’Erba (anche se qualcuno ha sollevato dubbi sulla sua candidatura per questioni extra politiche relative alla vicenda Confesercenti), la vergiatese Sarah Carlini e l’avvocato di Ispra Paola Lanza.

Gli auguri di Martignoni e gli accidenti di chi non ha gradito

«Usa il simbolo senza permesso e si comporta da candidato senza che nessuno glielo abbia detto». E’ questa in sintesi la critica che da più parti è piovuta addosso a Giuseppe De Bernardi Martignoni il quale ha tappezzato Gallarate, Varese, Saronno e altri paesi del Varesotto con il simbolo di Fratelli d’Italia, il cappello di Babbo Natale e il suo cognome stampato a caratteri cubitali. Un gesto che sarebbe passato sotto silenzio in un clima sereno e natalizio. Ma a quanto pare tra i Fratelli, in questo momento, solo coltelli.