Busto, le due piazze del 25 aprile. Antonelli: «Combattevano per la libertà, non per l’aperitivo»

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BUSTO ARSIZIO – La celebrazione del 25 aprile a Busto è bipartisan, come vuole la tradizione. Ma si divide su due piazze: quella della commemorazioni ufficiali, in teoria limitate alle sole autorità, e quella “alternativa” del comitato antifascista. E se tutta la politica bustocca si ritrova nell’omaggio istituzionale alla Festa di Liberazione, le diverse sensibilità con cui si interpreta la ricorrenza emergono con evidenza. Il sindaco Emanuele Antonelli, che invita a non fare parallelismi tra la lotta di Liberazione e la “guerra” al Covid, snobba l’altra piazza, dove invece si raccontano anche le storie di “resistenza” al tempo della pandemia e dove arrivano i saluti del sindaco di centrodestra di Cassano Magnago alla delegazione Anpi di quella città, che ha partecipato all’iniziativa. Piazza alternativa in cui non si vede nemmeno il candidato sindaco del PD Maurizio Maggioni, che si presenta alla celebrazione ufficiale e canta “Bella Ciao” insieme alle varie anime della sinistra (divise in vista del voto). Insomma, tante sfumature per un 25 aprile che prova ad unire ma si divide sulle tante piccole e grandi frammentazioni politiche del momento.

La deposizione della corona

Cerimonia “light” per le restrizioni della pandemia, in un centro città già affollato alla vigilia del ritorno in zona gialla. Si inizia con la deposizione della corona ai piedi del Monumento ai Caduti di piazza Trento e Trieste, per poi spostarsi di fronte a quello alla Resistenza e alla deportazione di via Fratelli d’Italia e infine al Tempio Civico per i discorsi. In prima linea il sindaco Emanuele Antonelli, il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, il presidente dell’Anpi di Busto Arsizio Liberto Losa e il Prevosto monsignor Severino Pagani. Con i rappresentanti delle associazioni e delle forze dell’ordine ci sono anche la vicesindaco Manuela Maffioli e gli assessori Osvaldo Attolini e Laura Rogora, diversi consiglieri comunali (Roberto Ghidotti e Alberto Armiraglio di Idee in Comune, Daniela Cerana di Busto Grande, Livio Pinciroli della Lega, Valentina Verga e Cinzia Berutti del PD, Claudia Cerini e Luigi Genoni del M5S, Salvatore Vita del gruppo misto). Si fa vedere anche Maurizio Maggioni, candidato sindaco del PD.

Un “Bella Ciao” che unisce

Quando il corteo ufficiale si sposta dal Monumento alla Resistenza al Tempio Civico, dall’ala “sinistra” del gruppo si leva uno spontaneo “Bella Ciao”. Che unisce tutte le varie anime della sinistra bustocca, attualmente divise in vista delle elezioni amministrative di ottobre: il PD che sostiene Maggioni, M5S e Verdi (c’è Andrea Barcucci) che corrono a fianco di Amanda Ferrario, e i promotori della lista La Sinistra Chiara, tra cui Cosimo Cerardi (PCI).

Antonelli: «Ricordare»

Nel momento dei discorsi ufficiali il sindaco Emanuele Antonelli ricorda l’importanza della memoria, per passare il testimone alle nuove generazioni, ma invita ad evitare i parallelismi tra la lotta di Liberazione e quella contro la pandemia: «Oggi questo virus si può prendere per un aperitivo. Ci si può salvare stando attenti. Allora non ci si salvava nemmeno con le precauzioni, bisognava combattere per la libertà. Ed è quello che hanno fatto, e per quello dobbiamo ringraziarli».

Le voci ufficiali

Applausi bipartisan per Liberto Losa, presidente dell’Anpi di Busto, che richiama all’unità facendo riferimento alle figure di Giannina Tosi e Gian Battista Roggia: «È un giorno di festa, la Liberazione ha significato la fine della guerra e dell’occupazione nazifascista, e di una dittatura ultraventennale che aveva comportato scelte disastrose e ridotto il nostro Paese in condizioni pietose».

«Il 25 aprile a Busto è storia, non una giornata normale – mette in chiaro il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani – una storia riportata su tutte le strade, che ricordano i caduti della Resistenza. Da Busto si levò l’annuncio della Liberazione e dell’Italia insorta. I giovani queste vicende le conoscono, grazie al lavoro sulla memoria che si fa nelle scuole, le nostre generazioni invece lo stanno dimenticando. Devono essere più incisive. Una riflessione che dobbiamo portarci a casa da questa giornata».

Chiude il Prevosto monsignor Severino Pagani, che invita invece a «riflettere sul concetto di libertà e democrazia, che rischia di essere logorato, frainteso e bistrattato. Libertà è ricerca del bene comune, se lo perdiamo a favore dell’individualismo perdiamo il valore di una tradizione che ci serve per il futuro. Per trasmettere questo concetto serve una comunicazione che si raccolga attorno ad una verità, intesa come aderenza tra parole e fatti, che costruisce fraternità».

La piazza “alternativa”

Colorata e partecipata, la manifestazione “Collettiva Resistenza” raduna in tutto un centinaio di persone in piazza Vittorio Emanuele. Iniziativa del comitato antifascista di Busto Arsizio, in gemellaggio con l’Anpi e la città di Cassano Magnago, racconta anche le storie di resistenza umana nell’anno della pandemia, dallo smart working alla Dad. E riporta la musica sul palco di quella che dovrebbe essere la piazza degli eventi della città. «Mi viene un po’ il magone» confessa Paolo, il cantante. Sul porfido vengono posizionati i cartelli delle parole di resistenza (c’è anche un “No inceneritore“). Elis Ferracini, che “conduce” la manifestazione, ringrazia «i compagni» di Cassano Magnago, che arrivano persino con i saluti del sindaco (il loro, Nicola Poliseno di Forza Italia): «Anpi ha raccolto un’idea, non è questione di chi arriva prima o dopo ma di arrivarci». Al microfono aperto si alternano giovanissimi e meno giovani, sindacalisti come Pino Pizzo della Cgil e rappresentanti del mondo dell’associazionismo (i “Delfini Birichini“). La politica si fa vedere, con discrezione: il segretario del PCI Cosimo Cerardi tiene la bandiera con la falce e martello chiusa nella borsa, si fanno vedere la candidata sindaco Chiara Guzzo (La Sinistra Chiara) e i consiglieri comunali Claudia Cerini, Luigi Genoni (M5S) e Salvatore Vita (sinistra), con gli ex consiglieri Alberto Rossi e Giampaolo Sablich, che sono tra i promotori della riunificazione del centrosinistra. Assente il PD.

Busto annuncia: “L’Italia è libera!”. Storica galleria fotografica di quel 25 Aprile

busto arsizio 25 aprile piazze – MALPENSA24