Ispra, c’è l’accordo per lo smantellamento nucleare. Regione: «Superare i tabù»

ISPRA – Accordo per una strategia comune da applicare allo smantellamento nucleare e alla gestione dei rifiuti. Oggi, giovedì 18 gennaio, è avvenuta la firma dell’intesa tra il Joint Research Centre della Commissione europea e Sogin, società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari. Presente anche il presidente del consiglio regionale Federico Romani. «Bisogna superare il tabù nucleare – ha detto – la centrale di Springfield dei Simpson non esiste». Concetti già espressi dall’ex assessore Raffaele Cattaneo durante la sua visita a Ispra nel 2022.

Tema strategico per l’Europa

«L’accordo per lo sviluppo e l’attuazione di una strategia comune da applicare allo smantellamento nucleare e alla gestione dei rifiuti è il risultato di un percorso basato su tecnologia, innovazione e visione – ha commentato Romani – il risultato dell’intelligenza di donne e uomini che lavorano con passione, energia e competenza. Il tema del decommissioning e della gestione dei rifiuti radioattivi è strategico per l’intero continente europeo e deve essere affrontato a livello comunitario, mettendo in rete tutte le esperienze e le competenze dei singoli paesi. Il futuro sono le centrali a fusione nucleare in grado di produrre energia pulita. È un percorso ancora lungo, ma l’Italia ha competenze uniche ed è all’avanguardia nello sviluppo di programmi di ricerca e sviluppo della fusione nucleare».

Federico Romani alla firma dell’accordo tra Ccr e Sogin

Verso lo smantellamento

L’accordo firmato sancisce la collaborazione per lo sviluppo e l’attuazione di una strategia comune da applicare allo smantellamento nucleare e alla gestione dei rifiuti. L’intesa, che ha una durata di cinque anni, prevede tre obiettivi: promuovere la cooperazione nello sviluppo di approcci innovativi per la risoluzione di questioni tecniche e scientifiche nella disattivazione nucleare e nella gestione dei rifiuti radioattivi; sviluppare sinergie e progetti condivisi per ridurre tempi e costi delle operazioni di smantellamento; favorire iniziative congiunte di formazione del personale.

La centrale dei Simpson

Il presidente Romani nel suo intervento ha parlato della necessità di superare il “tabù nucleare”. «Il nucleare non è più quello di 20 o 30 anni fa. La centrale di Springfield del cattivo signor Burns dei Simpson non esiste. I reattori più recenti, quelli di terza o quarta generazione, hanno livelli altissimi di sicurezza e una elevata sostenibilità ambientale. Il nucleare è una fonte energetica che non emette gas serra, quindi perfetta per combattere l’innalzamento della temperatura. C’è poi il problema dell’indipendenza energetica. Abbiamo bisogno di una visione di lungo periodo per superare la crisi contingente e garantire la sicurezza e l’indipendenza energetica in maniera strutturale. È sull’energia che in futuro si giocherà la capacità di competere del Paese. Per questo dobbiamo cominciare a ragionare di nucleare superando stereotipi, barriere ideologiche e fake news. La Lombardia è pronta a fare la propria parte».

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