Julia Ituma, indagini sul suo cellulare per dare risposte alla morte della pallavolista

Studiava a Milano, era una promessa della pallavolo italiana, riservata e con una famiglia alle spalle che tifava per lei. È giallo sulla morte di Julia Ituma, precipitata dal sesto piano di un hotel di Istanbul l’altro ieri sera, dopo una trasferta per la partita di Champions League della sua squadra, l’Igor Gorgonzola Novara. Si indaga su un possibile gesto volontario, su un possibile incidente, ma a dare una risposta, forse sarà il cellulare della giovanissima atleta, la cui morte ha gettato sconforto tra amici e compagne di squadra, familiari e compagni di classe.

Il rientro delle atlete

Ieri sera, giovedì 13, le atlete della Igor Gorgonzola hanno lasciato l’aeroporto di Milano Malpensa usufruendo dell’assistenza speciale, evitando le uscite principali. Atterrate al terminal 1 con un’ora di ritardo, le giocatrici erano attese da personale aeroportuale e della società, per essere scortate sul bus, lontano da telecamere e cronisti. Gli altri passeggeri che hanno volato con loro, hanno detto di averle viste sparire dietro una porta, in silenzio, appena sbarcate. Oggi sul profilo social della squadra è apparso un fiocco nero, in segno di lutto, e un messaggio di cordoglio e dolore per la scomparsa della giovane Julia.

La tragedia, le riprese video e le indagini

La Polizia turca sta indagando su quanto accaduto dopo il rientro della squadra in albergo, a termine del match contro l’Eczacibasi Istanbul. La giovane, appena 18 enne, è stata ripresa dalle telecamere interne dell’hotel mentre passeggia in corridoio, a tarda notte, con il telefonino in mano. Una lunga telefonata, poi un momento di evidente sconforto, dove la diciottenne si vede sedersi a terra, stringersi le gambe, sola, in silenzio.

A quanto emerso poco dopo Julia è rientrata in camera e, volontariamente o meno, è volata dalla finestra della sua stanza, mentre la sua compagna dormiva. A dare l’allarme, all’alba, sono stati alcuni dipendenti dell’hotel. Ed è proprio nel suo cellulare che gli inquirenti turchi cercheranno una risposta, per capire con chi la diciottenne abbia parlato al telefono, prima della tragedia. I suoi genitori sono volati a Istanbul nelle stesse ore in cui le compagne dea giovane rientravano a casa, sotto shock.

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