La statua della Madonna di Batnaya sfregiata dall’Isis arriva a Legnano

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LEGNANO – Dal 26 aprile al 2 maggio sarà esposta nella Basilica di San Magno a Legnano la statua della Madonna di Batnaya (nella foto), a nord di Mosul, in Iraq, sfregiata dall’Isis e assurta a simbolo della violenza del fondamentalismo religioso. Sarà l’occasione per un ciclo di preghiere e riflessioni promosso dalla Parrocchia di San Magno e aperto a tutto il territorio. In pellegrinaggio dallo scorso giugno la statua, restaurata per quanto possibile, è richiestissima, giungerà a Legnano da Verolanuova (Brescia) e subito dopo ripartirà per Monza.

Scopo del pellegrinaggio è anche raccogliere fondi per i progetti della fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre”, che dal 1947 opera a tutela delle comunità cristiane in generale e cattoliche in particolare perseguitate nel mondo. In Iraq, in seguito alle persecuzioni i cristiani sono scesi da 1,5 milioni a 250.000; alcuni vi stanno ora rientrando. La fondazione Acs mira alla ricostruzione sia dei loro edifici privati che dei luoghi di culto, mossa dalla volontà di riappacificare i rapporti fra le diverse comunità religiose.

Cairati: «Simbolo di disumanità e spunto di riflessione»

«Nel mese di maggio – ha spiegato oggi, sabato 23 aprile, il parroco di San Magno, Angelo Cairati – la Chiesa pone la sua attenzione sulla figura della Madonna. Abbiamo pensato a un gesto simbolico e significativo dato il tempo di sofferenza che stiamo vivendo, prima a causa della pandemia, ora della guerra in Ucraina. Senza distogliere l’attenzione da questo Paese, volevamo puntare l’attenzione anche su quello che succede nel resto del mondo, e soprattutto sul bisogno che i nostri fratelli cristiani hanno di ricostruire quanto distrutto dal fondamentalismo religioso di matrice islamica.

«Questa Madonna arriva nella nostra Basilica dall’Iraq, dove nel 2015 l’Isis ha devastato tutti i simboli cristiani e causato l’allontanamento dal Medio Oriente di tanti cristiani di tutte le confessioni. È un segno di inaudita violenza, per noi inaccettabile, un simbolo della disumanità che provocano il fondamentalismo, il totalitarismo, il nazionalismo fine a se stesso e una visione errata della religione. Nella sua prima enciclica, papa Benedetto XVI ha detto che la ragione deve purificare la fede affinché non diventi fondamentalismo e che la fede deve purificare la ragione affinché non scada nell’ideologia. Speriamo – ha aggiunto monsignor Cairati, decano di Legnano – che l’arrivo di questa statua coinvolga molta gente, la induca a riflettere, a pregare e a non lasciarsi prendere dall’onda dell’emotività, dal rancore e dall’odio. Nello stesso tempo, avremo modo di mostrare il nostro sdegno in forma pacifica».

Pellegrinaggio per la fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre

Per Maria Teresa Padoan, presidente del Centro Culturale San Magno, la Madonna di Batnaya è «un simbolo di pace e di ricostruzione, oltre che di chi scambia la religione come occasione di odio e contrapposizione. Dal 2012 esiste nella nostra Parrocchia un gruppo di persone che prega ogni terzo venerdì del mese per la Chiesa che soffre. Tuttora nel mondo i cristiani sono i più emarginati in alcuni Paesi, soprattutto in Medio ed Estremo Oriente ma anche nell’America Latina come in Messico, Cuba, Venezuela. La fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” opera anche attraverso la diffusione di informazioni spesso sottaciute all’opinione pubblica mondiale e azioni di sensibilizzazione, con conferenze o portando sacerdoti dei Paesi in cui la persecuzione è particolarmente forte a dare la loro testimonianza».

Il pellegrinaggio a Legnano sarà accompagnato da una mostra all’ingresso del Centro Culturale San Magno sulla distruzione e la successiva ricostruzione della chiesa di Batnaya dov’era collocata la statua. Alla presentazione degli eventi in programma era presente anche Gabriele Fontana della comunità pastorale di Castellanza, che collabora da 40 anni con la fondazione Acs.

I momenti di preghiera a San Magno

Giovedì 28, alle ore 18.00 recita del Santo Rosario e alle 18.30 Santa Messa Mariana.

Venerdì 29, alle 17.00 preghiera (anche in aramaico) per i cristiani perseguitati.

Sabato 30 aprile, alle 17.30 recita del Santo Rosario e alle 18.00 Santa Messa celebrata da don Martin Alqiryo della Diocesi di Baghdad della Chiesa Caldea.

Infine, domenica 1° maggio, alle ore 9.00, 10.00 e 11.30 Sante Messe celebrate da don Martin Alqiryo e alle 17.30 Santo Rosario in apertura del mese mariano per impetrare la pace nel mondo.

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