Legnano, a Farioli e Pallaro le medaglie d’onore nella Giornata della Memoria

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LEGNANO – Oggi, mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, come annunciato il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ha consegnato ai parenti di Arturo Farioli e di Angelo Pallaro le medaglie d’onore per i deportati e gli internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale concesse con decreto del Presidente della Repubblica. La cerimonia di consegna, che si sarebbe dovuta tenere nella sede milanese della Prefettura, è stata ospitata nella Sala Stemmi di Palazzo Malinverni (nella foto) a causa della situazione epidemiologica: il prefetto Renato Saccone ha, infatti, provveduto a far recapitare le medaglie al sindaco Radice per la consegna ai familiari che risiedono a Legnano.

Deportati dai tedeschi dopo l’8 Settembre

Arturo Farioli nacque a Sacconago il 27 aprile 1915. Il luogo del suo internamento fu il campo di prigionia XII-A posto nella campagna che separa la città di Limburg dal villaggio di Diez. Catturato a Tolone il 9 settembre 1943, terminò il periodo di deportazione il 20 giugno 1945. Originario di Grantorto, in provincia di Padova, dove nacque il 29 maggio 1909, Angelo Pallaro fu internato nel lager di Wietzendorf, nella Bassa Sassonia; il periodo della deportazione durò dal 12 settembre 1943 all’8 maggio 1945. A ritirare le medaglie sono stati la figlia di Farioli, Maria Rosa, e il pronipote di Pallaro, Luca Geraci. I parenti sono stati omaggiati dall’assessore alla Cultura, Guido Bragato, del libro di cartoline “Legnano di ieri”, realizzato da Franco Pagani e Dario Rondanini in occasione del 90° anniversario dell’elevazione di Legnano al rango di città.

Radice: «Giusto riconoscere la loro sofferenza»

«Soltanto due settimane fa, nel ricordare con Anpi e le rappresentanze sindacali i deportati della Franco Tosi –ha dichiarato il sindaco – abbiamo fatto memoria di fatti sempre più lontani temporalmente da noi, ma che non possono e non devono smettere di interrogarci. Oggi questa voglia di fare memoria la vedo nelle famiglie Farioli e Pallaro, la vedo attraverso le vicende drammatiche vissute tanti anni fa dai loro cari. Per loro è stato chiesto e ottenuto che quella sofferenza immane fosse, come è giusto, riconosciuta una volta e per sempre dalle istituzioni». La medaglia d’onore è stata istituita con la legge n. 296 del 27 dicembre 2006, che dispone la concessione dell’onorificenza ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra, e ai familiari dei deceduti che abbiano titolo per presentare l’istanza di riconoscimento dello status di lavoratore coatto.

Anpi: «Memoria antidoto contri i nuovi fascismi»

Nel ringraziare l’Amministrazione per il riconoscimento, il presidente di Anpi Legnano, Primo Minelli, ha voluto ribadire l’impegno dell’associazione nel tenere viva la memoria nella città e nelle scuole. «Memoria non inutile, come spesso si sente dire – spiega Minelli – visto quello che avviene anche ai giorni nostri: il nazifascista arrestato a Savona, le centinaia di siti internet che inneggiano al nazifascismo con linguaggi antisemiti, razzisti e omofobi. Tutto ciò nel silenzio di molti, di troppi. A noi il compito di combattere l’indifferenza. A noi il compito, assieme agli organi di informazione e alle istituzioni, di raccontare ciò che avvenne nei campi di sterminio e le responsabilità naziste e fasciste. In particolare far conoscere ai giovani questa storia, affinché il grido di dolore che si levò alla liberazione dei campi “mai più!” divenga l’antidoto contro i nuovi fascismi».

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