Legnano, sui prossimi Consigli comunali la minaccia di proteste e ricorsi

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LEGNANO – Nuove nuvole di ricorsi e proteste di piazza si addensano sul Comune di Legnano, il cui Consiglio tornerà a riunirsi giovedì 18 e venerdì 19 aprile. Alla denuncia penale per falso in atto pubblico presentata da alcuni consiglieri dimissionari nei confronti del sindaco, Gianbattista Fratus, e ai ricorsi delle opposizioni al Tar sulla procedura di surroga del primo consigliere dimissionario, si aggiungono ora i rilievi mossi dalle stesse opposizioni sul fatto che solo ieri, lunedì 15 aprile, l’Ufficio di presidenza della Regione Lombardia ha autorizzato il commissario ad acta a svolgere tale incarico. Il commissario in questione, il vicesegretario generale vicario della Regione Marzio Maccarini, era stato nominato la scorsa settimana dal difensore civico regionale Carlo Lio e aveva proceduto alla surroga giovedì scorso, 11 aprile. A tutto questo si aggiunge un parere del prefetto che, sempre secondo le opposizioni, avrebbe sconfessato tale procedura. Un bisticcio di atti e date che potrebbe esporre il Comune all’ennesimo ricorso, col rischio di convocare Consigli “sub judice”: in altre parole, le prossime assemblee cittadine potrebbero essere invalidate in un secondo tempo per vizi di legittimità e tutti i provvedimenti presi in esse annullati.

Le opposizioni: «Commissario agì senza autorizzazione»

«Il difensore civico regionale – ricostruisce sulla pagina Facebook “Sei di Legnano se” l’avvocato Franco Brumana, che difende gli interessi di alcuni dei consiglieri dimissionari – ha nominato commissario un dirigente della Regione, che si è materializzato a Legnano in un attimo e in pochi minuti ha concluso il suo compito: surrogare, cioè sostituire un consigliere dimissionario con un’altra persona. Lo ha fatto nonostante che il prefetto avesse appena scritto che non era possibile. Non basta. L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale si è trovato lunedì a deliberare l’autorizzazione al commissario a procedere alla surroga nei prossimi 60 giorni, quando il commissario aveva già provveduto giovedì scorso. L’Ufficio di presidenza ha così cambiato la delibera trasformandola in una presa d’atto». A informare l’Ufficio che il commissario Maccarini aveva già adempiuto al suo compito sono stati i membri dell’opposizione, i consiglieri regionali Carlo Borghetti (Pd) e Dario Violi (M5S).

Giovedì nuovo presidio di protesta

Su questo altro rilievo c’è da attendersi ora una risposta da Palazzo Malinverni. All’indomani della surroga – grazie a cui il Consiglio comunale ha di nuovo i numeri per procedere con i lavori – la giunta di centrodestra aveva ribadito la legittimità del proprio operato e il diritto a continuare il mandato amministrativo ricevuto dagli elettori nel 2017. Nelle stesse ore si costituiva il comitato “Legnano legalità”, promosso da 7 dei 12 consiglieri dimissionari che avevano fatto mancare il numero legale in aula. Fra le sue finalità dichiarate, “lo scioglimento dell’attuale Consiglio comunale di Legnano promuovendo tutte le attività che risulteranno a tal fine utili e opponendosi in ogni sede, anche giudiziale, a ogni atto che risulterà funzionale a tenere in vita il Consiglio comunale”. La prima uscita pubblica del comitato avverrà giovedì 18, alle 20, davanti alla sede del Comune, per un sit-in di protesta che replicherà quello già avvenuto venerdì 5 aprile.

All’odg surroghe dei dimissionari e bilancio

All’ordine del giorno del doppio Consiglio di questa settimana ci sono innanzitutto le surroghe degli altri 12 consiglieri dimissionari (2 della Lega e 10 delle minoranze); resta però da vedere se i subentranti nei banchi dell’opposizione accetteranno l’incarico e, soprattutto, se siederanno in Consiglio o se resteranno assenti in attesa dell’esito dei ricorsi pendenti. Il calendario dei lavori dell’assemblea prevede quindi l’approvazione del bilancio di previsione, il cui termine ultimo scadrà martedì 23 aprile.

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