Oggiona, l’ex assessore Colombo: «La paura del sindaco regna sovrana»

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – «Sindaco, la sua specialità è evitare il confronto e la paura che ho espresso chiaramente nelle mie dimissioni regna sovrana in questa amministrazione». A un mese dalle sue dimissioni come assessore esterno al Territorio e all’Urbanisitica, Piero Colombo ripercorre i passi che l’hanno portato a lasciare l’amministrazione di Oggiona con Santo Stefano. Si sfoga in una lettera fiume, ricordando alcuni passaggi della sua vita politica in paese e svelando gli atteggiamenti che lo hanno convinto ad allontanarsi anzitempo.

Di seguito la lettera integrale di Piero Colombo:

Dopo tutti gli articoli comparsi sui diversi quotidiani, mi sembra corretto fare il punto della situazione. A gennaio di quest’anno in una riunione di gruppo, alla presenza di tutti i consiglieri e dei fiancheggiatori, tra i quali il segretario di circoscrizione Lega Nord, ho presentato un documento, nel quale indicavo i due obiettivi che intendevo portare a termine. E chiedevo l’affiancamento di una persona per il passaggio delle consegne.

Il Covid19 ha rallentato il tutto, di conseguenza sono rimasto al mio posto senza essere affiancato da nessuno.

Il 27 di maggio 2020 proponevo un piano di lavoro a tutti, con la presenza anche in quella sede di tutti. La stessa, da alcuni fu presa in modo molto positivo, da altri meno. Ripresentai la stessa il lunedì 8 giugno, quella sera ricevetti un epiteto ingiurioso dall’assessore ai Lavori Pubblici; al che chiesi una verifica di maggioranza ma il sindaco non fece nulla per far rientrare l’offesa ricevuta. Il lunedì successivo ne collezionai un altro, sempre dalla stessa persona.

Il giorno 16 giugno con una mail, indirizzata a tutti coloro che partecipavano alle riunioni in comune, sia consiglieri che assessori che sostenitori, inoltravo il documento del 27 gennaio, confermando nel testo la mia volontà di dimettermi.

In consiglio il 23 di giugno, proposi di rinviare di una settimana il punto che era di interesse dei cittadini, che manifestavano fuori dalla sala consigliare, perché potessero partecipare ed ascoltare la discussione, rispettando le condizioni dettate dal Covid 19. Sono stato messo nettamente in minoranza dalla maggioranza.

Anziché far trionfare la democrazia partecipativa si è optato per la chiusura delle porte ai cittadini, questo per me è molto grave. Non perché la decisione mi ha messo all’angolo, bensì perché non si ha avuto il coraggio di confrontarsi con il cittadino.

La mancanza di trasparenza la si sta utilizzando per il progetto di Piazza Italia. Il progetto di fattibilità è stato approvato a fine agosto, esattamente il 28/08/2019 con delibera di giunta n°100, quando due assessori erano in ferie. Non ditemi che non si è avuto il tempo di fare un’assemblea pubblica. Ovviamente il sindaco ora utilizza la situazione Covid 19 come scusa per non affrontare il cittadino.

L’assessore responsabile, articolo del quotidiano “La Prealpina”, si accorge dopo un anno dall’approvazione del progetto, che esiste la burocrazia che non facilita l’amministratore. Forse in quattro anni di amministrazione non ha mai incontrato questa signora negli uffici comunali.

Il sindaco nomina immediatamente il mio sostituto, al quale faccio i miei auguri di buon lavoro. Il sindaco non si aspettava le mie dimissioni e immediatamente nomina l’assessore, piuttosto strano tutto questo.

Il sindaco dichiara che darà continuità del lavoro che ho impostato e che conosce il gruppo e ne condivide le idee. Sinceramente non l’ho mai visto alle nostre riunioni e nemmeno in sede Lega, oppure era presente a riunioni in sedi non ufficiali.

Il sindaco forse si confonde con un altro professionista del gruppo, che effettivamente conosce tutto ma che non ha avuto il coraggio di assumere la carica di assessore. Professionista che ha affiancato sindaco e assessore ai Lavori Pubblici per la stesura del progetto Piazza Italia. Se fossi nell’assessore nominato qualche domanda me la farei.

Il sindaco, nonché assessore al Bilancio, ha enumerato i diversi progetti finanziati con stanziamenti statali o bandi pubblici, se avesse la competenza del Bilancio parlerebbe dei soldi che ha stanziato – o meglio trovato – nelle pieghe del bilancio per la realizzazione delle opere. Il progetto Piazza Italia ha un fine elettorale, dimenticando la nuova piazza di Oggiona che sarà intitolata al generale Dalla Chiesa.
Lì era previsto un fabbricato con l’armadio farmaceutica. E a detta degli esperti, l’aggiudicazione va per distanza: la farmacia di Cavaria è la più vicina, quindi probabile vincitrice dell’assegnazione dell’armadio farmaceutico. Purtroppo il tutto si è fermato.

Il sindaco nel suo programma elettorale ha messo tre lotti della Piazza ad Oggiona e l’Armadio Farmaceutico. Essendo anche assessore al Bilancio che destini i 162.000 euro dell’avanzo di amministrazione 2019 e i 108.000 della rinegoziazione dei mutui, per un totale di 270.000 euro. e finanzi il secondo lotto con la realizzazione dell’Armadio Farmaceutico, rendendo un servizio che i cittadini di Oggiona aspettano da tempo, sicuramente con questa opera dimostrerà di non favorire nessuno ma di essere al di sopra delle parti nella gara per l’aggiudicazione.

La segretaria della sezione Lega, Cristina Bin, fa un comunicato dove dichiara che non era al corrente della situazione. Ma forse non era lei che ho sollecitato, per ben due volte, a intervenire, diversamente avrei dato le dimissioni. A quelle riunioni non era presente solo lei bensì anche il segretario di circoscrizione. Forse non si ricorda che lo scorso anno per 5 mesi non sono andato né in giunta né in consiglio per protesta. Forse non si ricorda che per due volte sono rientrato dalle dimissioni non per rispetto del segretario di Sezione ma per rispetto del segretario di Circoscrizione. Per un rispetto profondo della sua persona, con il quale abbiamo costruito questo progetto dal 2006 al 2016.

Forse vive su un altro pianeta, sappia segreteria che il lavoro svolto in questi anni insieme ai militanti e ai soci sostenitori ci hanno fatto vincere le elezioni, non ricordo un suo momento particolare di presenza come Lega Nord in paese, ora che le ho ridato la memoria prosegua pure con la procedura di espulsione.

Concludo che un Sindaco che perde dopo poco tempo un assessore, poi ne perde un secondo in modo rocambolesco dalla sera alla mattina, prima di un consiglio comunale nel quale si deve approvare il Bilancio, ora perde il terzo che ha nominato lei come uomo di fiducia. Se fossi in lei mi farei delle serie domande, considerando che ha avuto nel 2006 una brutta esperienza, sono cambiati gli attori ma non il regista.

Sindaco non so come fa a rimanere al suo posto, forse si deve fare delle serie domande ma soprattutto chi la sostiene a tutti i costi, facendo finta che sono tutte rose e fiori, ma che nei mesi precedenti l’ha messa in discussione parecchie volte. Forse anche in questo caso sono legati alla colla che in politica lega la persona alla sedia, ma non all’orgoglio di essere sinceri, prima con se stessi e poi con i cittadini che hanno dato loro la fiducia. La sua specialità è evitare il confronto anche con la mozione di sfiducia presentata dalla minoranza, la paura che ho espresso chiaramente nelle mie dimissioni regna sovrana in questa amministrazione.

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