80 anni fa la fuga in Svizzera di Liliana Segre: a Saltrio apre il Sentiero del silenzio

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La scultura inaugurata nel 2022 nei boschi tra Italia e Svizzera e nel riquadro Liliana Segre con il padre Alberto

SALTRIO – L’8 dicembre del 1943 Liliana Segre e il padre Alberto tentarono la fuga verso la Svizzera passando da Saltrio. Le cose però non andarono per il verso giusto: alla frontiera elvetica vennero bloccati e rispediti in Italia. A 80 anni esatti di distanza il prossimo 8 dicembre sarà inaugurato il “Sentiero del silenzio”, che da Viggiù porta fino al confine.

Il progetto

L’iniziativa porta la firma di Amo – Amici del Monte Orsa, in collaborazione con Rsi, Soms Insubriche e i comuni di Viggiù, Saltrio e Clivio. Dopo l’omaggio in occasione del 25 aprile 2022, quando venne posizionata una scultura dedicata a Liliana Segre lungo i sentieri in cui tentò la fuga in Svizzera, sarà un altro modo per ricordare i fatti di 80 anni fa. Il programma per l’8 dicembre prevede il ritrovo alle 8.40 in piazza Albinola a Viggiù con il saluto delle autorità e il taglio del nastro. Alle 9 inizierà l’escursione sul Sentiero del silenzio, con una lunghezza di circa 4 km. Alle 11.30 nei pressi della Big Bench di Saltrio sarà inaugurata l’installazione dedicata alla senatrice a vita nell’80° anniversario del passaggio.

Gli altri eventi

Quello dell’8 dicembre sarà l’evento finale di un programma di iniziative che prevede altre due date: sabato 2 dicembre alle 16 presso il Cinema Plaza di Mendrisio e giovedì 7 dicembre alle 20.30 presso la Soms in piazza Artisti Viggiutesi a Viggiù. In entrambe le occasioni sarà proiettato il documentario “Arzo 1943” prodotto dalla Rsi. Interverranno il regista Ruben Rossello e i figli di Liliana Segre: a Mendrisio sarà presente Luciano Belli Paci, a Viggiù Alberto Belli Paci.

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