Lo studio citato da Zangrillo: «Virus meno capace di replicarsi». Gallera: «Prudenza»

castanoprimo sintomi covid tampone

MILANO – Tiene banco il dibattito sull’uscita del professor Alberto Zangrillo a proposito del virus «clinicamente sparito». “Bacchettato” dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, che si è detto «sconcertato» dalle parole del direttore della terapia intensiva del San Raffaele, l’uscita di Zangrillo è stata accompagnata dall’ invito dell’assessore lombardo al welfare Giulio Gallera ad avere «grande prudenza» e a continuare a rispettare le prescrizioni anti-contagio, perché l’emergenza «non è ancora finita». Ma anche per il professor Luigi Lopalco dell’università di Pisa la circolazione del Coronavirus è «passata da una fase epidemica ad una fase endemica».

Lo studio del San Raffaele

L’intemerata del professor Zangrillo deriva dall’esperienza in reparto di terapia intensiva, dove non ci sono più nuovi ingressi praticamente da un mese, ma soprattutto trova le sue basi in uno studio scientifico dell’Università Vita Salute del San Raffaele, coordinato dal direttore del laboratorio di microbiologia e virologia Massimo Clementi. Analizzando 200 pazienti tra marzo e maggio, e paragonando il carico virale presente nei campioni prelevati con il tampone, emergerebbe che «la capacità replicativa del virus a maggio è enormemente indebolita rispetto a quella di marzo», come spiega il professor Clementi sul Corriere della Sera di oggi, 1 giugno. «Lo scarto è abissale, visibile anche a colpo d’occhio», e si accompagna ad un «cambiamento della manifestazione clinica» del virus, che porta a non avere più ricoveri in terapia intensiva e neanche in semi-intensiva. Il che non esclude, per Clementi, la possibilità di una «nuova ondata» in autunno, anche se la speranza è che, «come per la Sars», il virus possa scomparire.

La metafora dell’esperto

«Come avremmo definito chi avesse detto di attraversare la strada bendati perché tanto non sarebbero arrivate auto? – la metafora di Pierluigi Lopalco, docente di igiene all’università di Pisa e dirigente coordinatore per le emergenze epidemiologiche della Regione Puglia – in questi giorni abbiamo poche certezze: i reparti ospedalieri si stanno via via svuotando dei malati di Covid-19; i nuovi casi positivi si riferiscono per lo più a portatori asintomatici o paucisintomatici, che quindi esprimono basse cariche virali; il numero di portatori è comunque alto, considerando che la maggior parte non viene rilevata e che il virus si mantiene alla stato di portatore per molto tempo. In parole povere, siamo passati da una fase di circolazione epidemica a una circolazione endemica. Possiamo attraversare la strada? Si, certamente. Dobbiamo avere paura ad attraversarla? No, basta fare attenzione. Questo però non vuol dire che possiamo attraversarla bendati».

La «prudenza» di Gallera

«Le cose vanno viste con grande prudenza, va dato un messaggio ai nostri cittadini che non è finito tutto quello che abbiamo vissuto, il rischio che ritorni in maniera forte c’è». Così l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera interpreta le parole del professor Zangrillo sul virus. «Noi abbiamo comunque quotidianamente alcune persone che si contagiano, oggi in maniera meno forte, molto meno aggressiva, riusciamo a gestirle a domicilio, stiamo intervenendo su chi ha solo 37.5 di febbre, quindi prendiamo immediatamente coloro che hanno qualche sintomo, però dobbiamo dare il messaggio che il mantenimento delle distanze, le mascherine, l’essere molto prudenti nelle attività è assolutamente necessario». Ai microfoni di radio RTL 102.5 Gallera sottolinea che «tutti gli indicatori sono in miglioramento. Sono scesi i numeri dei contagiati, i numeri di chi ha fatto accesso al pronto soccorso, delle terapie intensive, la situazione si è andata a normalizzare e via via a migliorare. Per questo abbiamo ritenuto che fosse il momento di dar corso all’apertura di tutta una serie di attività con il rigido rispetto di protocolli che sono stati studiati in maniera meticolosa per evitare la diffusione del contagio».

lombardia coronavirus contagio zangrillo – MALPENSA24