L’Olona inquina il dibattito in Consiglio a Legnano. E il sindaco minaccia querele

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LEGNANO – Bocciate con lo stesso risultato (9 voti favorevoli, 13 contrari, 1 astenuto) tutte le mozioni delle minoranze nel consiglio comunale di Legnano di ieri, giovedì 27 aprile. Fin qui, nessuna novità. Quello che però ha segnato il dibattito in aula è stato l’aspro confronto tra il sindaco Radice e il consigliere civico Brumana, che con due mozioni sull’Olona chiedeva conto dei danni ambientali e paesaggistici causati dalla fresatura delle sponde della “Roggia Molinara”, ramo secondario del fiume, e di attivare la sorveglianza delle sue acque facendo leva sulla Polizia Locale, per prelievi immediati di campioni in caso di inquinamento.

Duro confronto Radice-Brumana

L’assessore all’urbanistica Lorena Fedeli ha indicato il Consorzio che gestisce il fiume come unico soggetto che può svolgere tale ruolo, aggiungendo «problemi di formazione» degli agenti per i prelievi richiesti. Al che Franco Brumana ha annunciato l’iscrizione dei contrari alla sua proposta in un nuovo gruppo social, “I nemici dell’Olona”. «Se lo fa, la querelo» la secca replica del sindaco. «Concordiamo sull’obiettivo, non sul metodo – ha proseguito Radice – Nell’ultimo tavolo fra comuni ed enti sull’Olona, lei si è alzato e se ne è andato. Poi chiede il confronto… Quello che propone sarebbe uno spreco di denaro. Basta, consigliere Brumana: la prego di collaborare e di non insistere nel tentativo di denigrare chi sta dall’altra parte solo per avere un titolo su un giornale».

«La querela non è indice di dialogo – ha ripreso il consigliere del Movimento dei Cittadini – Come avvocato, non aspetto altro. Come presidente degli Amici dell’Olona, le dico che lei si sta comportando da nemico dell’Olona. Attendo la querela». E poi: «Lei è stato eletto anche con i voti che io ho cercato di portarle e ho sempre avuto un atteggiamento benevolo. Sto portando solo questioni concrete. Viene negata una cosa banalissima che non costa nulla, solo qualche bottiglietta per raccogliere l’acqua».

Radice ha quindi puntato il dito sulla «costante pressione negativa su alcune partite che non hanno colore politico e su cui la disponibilità a dialogare c’è. Altri cercano solo di distruggere, denigrando il lavoro non solo dei politici ma di tecnici. Non possiamo continuare così, chiedo più rispetto».

No anche all’osservatorio edilizio

In precedenza, è stata bocciata la costituzione a Legnano di un osservatorio edilizio sul modello di Milano. Sulla proposta, contenuta in un’altra sua mozione, il capogruppo dell’Mdc ha sostenuto che l’osservatorio «avrebbe potuto contribuire all’efficienza del settore comunale che si occupa dell’edilizia privata e che da diversi mesi è di fatto bloccato, come lamentano molti cittadini che hanno presentato pratiche edilizie anche di piccola rilevanza. Ai consueti problemi determinati da inutili e irrazionali appesantimenti burocratici, si è infatti aggiunto un enorme carico di lavoro riguardante la predisposizione, in tutta fretta, di un nuovo documento di piano del Pgt senza aver incaricato uno studio esterno, dopo che il precedente documento di piano è stato lasciato decadere».

Fedeli ha confermato il ritardo degli uffici nelle pratiche, a causa del pensionamento di parte del personale, e ha annunciato di aver avviato le procedure per nuove assunzioni, ma di aver incontrato difficoltà a reperirle nell’attuale mercato del lavoro, fra studi privati e «fermento nei Comuni per le pratiche inerenti il Pnrr»; in ogni caso, stanno per entrare in servizio due nuovi operatori. Quanto all’osservatorio edilizio, l’assessore lo ha giudicato una soluzione «superata» dai costanti incontri con gli operatori privati. «Cose completamente diverse» per Brumana, secondo il quale il Comune di Legnano ha un tasso di efficienza molto inferiore rispetto a quelli vicini e l’amministrazione «pagherà le conseguenze» della sua posizione contraria. Ma per Radice «l’ultima cosa che serve adesso è un ulteriore irrigidimento» delle procedure a fronte di un «boom di pratiche», per risolvere il quale è stato «ripristinato il turnover del personale, recuperando una quindicina di persone e inserendo 6 persone in più». Anche in questo caso, Brumana ha stigmatizzato il «rifiuto netto di collaborazione e di partecipazione, con una maggioranza dall’atteggiamento oligarchico che preferisce gli “stakeholder” ai cittadini e a chi li rappresenta in consiglio comunale».

Superata dagli sviluppi e ritirata l’ultima mozione all’ordine del giorno, presentata dal gruppo consiliare Toia Sindaco, sul piano di riqualificazione arborea del Parco Castello.

Bonfrate capogruppo di Insieme per Legnano-LP

Avvicendamento nel ruolo di capogruppo per il gruppo consiliare Insieme per Legnano-Legnano Popolare. «La nostra lista – osserva la presidente, Barbara Delfini – esprime quattro consiglieri all’interno del consiglio comunale che hanno ricevuto deleghe specifiche in settori dell’amministrazione molto significativi per l’intera maggioranza: Mario Brambilla all’abitare sociale, Eligio Bonfrate alla cultura della legalità, Simone Bosetti per l’implementazione del progetto della tariffa puntuale e Anna Pontani alla disabilità».

Il testimone di capogruppo passa da Brambilla a Bonfrate: «Siamo arrivati a questa decisione – riprende Delfini – che ci è parsa naturale non per una mera logica spartitoria di ruoli e incarichi, ma proprio per consentire a ciascuno di noi di svolgere al meglio sia il lavoro in consiglio comunale, sia quello che le deleghe affidateci comportano».

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