Lonate divisa sulla Carta dei diritti degli animali. Minoranza: «Concetti eccessivi»

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LONATE POZZOLO – «Questo documento viene fatto passare per un’istanza politica. E tocca temi svariati, anche in maniera eccessiva». La Carta dei diritti degli animali è passata in consiglio comunale a Lonate Pozzolo lunedì, 17 maggio. Ma non senza qualche osservazione da parte della minoranza. Lo ha spiegato l’esponente del centrodestra Mauro Andreoli, che pur riconoscendo «la finalità lodevole» di voler tutelare gli animali da ogni forma di violenza con un testo specifico, non è rimasto convinto della «veste singolare» con cui è stata presentata. Stessa considerazione sui «concetti estremizzati» all’interno del testo. Al punto che ha preferito – così come la consigliera d’opposizione Angelina Ausilio – astenersi. Dal fronte della maggioranza ha provato a fare chiarezza Linda Bighetti, in quota al Partito animalista italiano: «Una questione politica? Non penso proprio, questa Carta vuole solo rimarcare le linee guida da seguire per rispettare gli animali».

La veste politica e i toni eccessivi

Andreoli ha messo in chiaro subito che «l’istanza in sé è legittima e in parte condivisibile», ma ha anche sottolineato che si tratta di una questione politica, «in cui si vuole affermare l’adesione a una Carta per cui il nostro ente non ha competenze specifiche». Giusto che nessun animale debba essere maltrattato con violenze e atti ingiusti, «ma la veste è singolare». Da qui, ha insinuato il dubbio che presentare il documento sotto forma di delibera non fosse la soluzione più corretta: «Forse era meglio avanzare una mozione: non capisco quale fosse la difficoltà da parte della maggioranza di agire in questo senso». Non solo, nello specifico non hanno convinto nemmeno toni e argomenti presenti nel testo. Almeno non del tutto. «La carta tocca temi svariati fra loro, anche in maniera eccessiva, estremizzando alcuni concetti». Il riferimento va – ad esempio – al fatto che «non viene fatta distinzione tra animali domestici e selvatici». Ma anche all’idea di «mettere sullo stesso piano uomo e animali: si parla di genocidi, forse si sta esagerando».
Sulla stessa linea Angelino: «Amo gli animali ma ritengo che alcuni punti della Carta non siano ben chiari, non dovremmo generalizzare troppo». Di fatto, «se ci si imbatte in un animale selvatico che attacca, è giusto difendersi».

Linee guida per rispettare gli animali

È toccato a Bighetti mettere in chiaro gli obiettivi della Carta. Partendo proprio dalla questione politica: «Chi mi conosce sa bene che mi occupo di animali da 15 anni. E questo documento vuole rimarcare le linee guida da seguire». Ciò che conta, ora, è il processo di sensibilizzazione a fronte di quello che sta accadendo in questi mesi, con «abbandoni, accumulatori e gente che macella animali abusivamente». Sì, perché «la gente non si ricorda che tutti gli animali hanno un diritto». In sostanza, per il consigliere, la chiave del dibattito sta «nel rispetto del loro ambiente: se vado in montagna e incontro un cervo, la colpa non è sua, ma mia che invado il suo spazio». E ha aggiunto: «Noi abbiamo sfruttato l’ambiente circostante, creando un disquilibrio. Ora bisogna mettere dei paletti».
A dare man forte è stato il sindaco Nadia Rosa: «Ora si parla di condividere principi e intenti della tutela, poi il documento verrà reso concreto grazie a un regolamento dedicato».

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